Fedi (Pd): “Riformare le comunità italiane nel mondo”

ROMA – L’On. Marco Fedi, deputato del Pd per gli italiani all’estero, intervenendo ieri nell’Aula di Montecitorio nell’ambito della discussione sulla conversione in legge del Decreto Milleproroghe, ha approfittao dell’occasione per richiamare l’attenzione del governo sulle criticità relative a una serie di questioni ancora aperte per gli italiani nel mondo.
“Sul piano fiscale – ha affermato – deve esservi pieno riconoscimento della pari dignità dei lavoratori italiani ovunque vivano e lavorino, a condizione che, localmente, non godano già di tali detrazioni. Credo sia necessario superare definitivamente un’ingiusta condizione di subalternità degli italiani nel mondo”.
“L’emendamento del collega Di Biagio, del gruppo di Futuro e Libertà, che prevede la proroga di un anno, è – per Fedi – comunque un importante risultato. Abbiamo sottoscritto l’emendamento Di Biagio, che ringrazio per il suo impegno personale come ringrazio anche i colleghi Duilio e Narducci e tutti i deputati PD eletti all’estero”.
“In questa sede – ha aggiunto – dobbiamo ricordare la condizione di vera e propria emergenza, dopo i drastici tagli alle dotazioni di bilancio del Ministero degli Affari Esteri, sia per quanto concerne la cooperazione allo sviluppo che le politiche per le comunità italiane nel mondo. Per gli italiani nel mondo abbiamo registrato, dal 2008 a oggi, un taglio complessivo del 78% delle risorse. Nei 3 anni del Governo Berlusconi, nel solo settore della scuola, siamo passati da 32 a 6 milioni di euro”.
“Abbiamo indicato al Governo – ha proseguito Fedi – l’esigenza di recuperare risorse anche per Rai Internazionale. Per la Rai nel mondo abbiamo perso l’82% dello stanziamento con il taglio più consistente nel 2012 e la Convenzione con la Presidenza del Consiglio dei ministri che passa a soli 6 milioni di euro: meno 70%. A ciò si aggiunge la drammatica situazione dell’editoria di lingua italiana nel mondo, anch’essa colpita dai tagli”.
“Al Governo abbiamo ricordato anche alcune criticità nel settore delle pensioni – ha continuato -, crediamo sia indispensabile aggiornare il regime internazionale, sia fiscale che di sicurezza sociale”.
“Il tema della presenza italiana nel mondo è – ha concluso Fedi – profondamente legato al futuro della nostra rete diplomatico-consolare. Siamo convinti che la spending review possa consegnarci una nuova base di lavoro segnata da logiche di servizio e di efficacia della spesa. Le comunità italiane nel mondo meritano una forte azione riformatrice per valorizzare il patrimonio di intelligenze di questa nostra presenza all’estero”.