Destro porta il Siena ad uno storico traguardo

VERONA – La sfida tra Chievo e Siena finisce con i toscani che escono dal Bentegodi tra gli applausi e i veneti fischiati dal pubblico amico.


Il Siena si guadagna una finale di Coppa Italia, un traguardo storico per la società toscana, il Chievo getta invece alle ortiche una bella opportuinità. Forse il demerito stavolta può anche essere attribuito all’atteggiamento della squadra diretta da Di Carlo. Bravissimo a stimolare la squadra quando bisogna scendere in campo con carattere e determinazione, un vero mastino nel trovare gli stimoli giusti. Ma se è doveroso rendere omaggio al Chievo versione campionato e ad un bottino rassicurante alla fine del girone d’andata per centrare la salvezza è altrettanto corretto criticare quello visto all’opera in Coppa. Perché contro il Siena al Chievo manca proprio l’atteggiamento. Quella voglia di vincere la partita, perché è sola la vittoria che serve in una partita dentro o fuori, che il Siena mostra sin dall’inizio. Insomma è lo stesso Chievo di campionato. Diligente, attento, ben messo in campo, ma in una gara in cui si gioca tutto in 90’ occorre quel pizzico di spregiudicatezza in più che ai gialloblù contro il Siena è venuta meno.


Il Chievo è solido, pensa soprattutto a non prendere gol, cercando magari di sfruttare la palla buona. Bisognerebbe aggredire il Siena, metterlo alle corde, far valere il fattore campo. Non ci riesce, proprio perché è la mentalità che gli fa difetto. Sannino lo capisce.


Il Siena lascia sfogare all’inizio i gialloblù, poi esce allo scoperto e già nel primo tempo sfiora la rete con Gonzales.


Nella ripresa l’atteggiamento giusto è sempre quello del Siena che parte meglio. Il tecnico toscano se ne accorge e getta subito nella mischia l’uomo del match Mattia Destro. E’ il giovane attaccante di scuola Inter a trovare il guizzo giusto. Di Carlo spreca altri dieci minuti prima di rispondere con la voglia di Paloschi. Grossi aiuta il Chievo rimediando un rosso sacrosanto per un calcione ad Acerbi. Nel finale l’assedio del Chievo produce poco. E a festeggiare è solo il Siena.