Protesi al silicone industriale, in carcere il fondatore della Pip

PARIGI – E’ stato arrestato Jean-Claude Mas, il fondatore della ditta Poly Implant Prothese (Pip) accusata di aver usato silicone industriale e più economico nella fabbricazione delle protesi mammarie. Mas è stato arrestato nella sua villa nel sud della Francia perché indagato per omicidio involontario e per aver provocato un enorme allarme sanitario.


Sono circa 400-500mila le protesi Pip impiantate nel mondo. E il Messico è stato l’ultimo Paese in ordine di tempo a fare i conti con lo scandalo delle protesi dell’omonima società che ha esportato questi dispositivi in 66 nazioni.

4000 impianti in Italia 33.000 in Venezuela


La Mexican Association of Plastic Surgery parla di circa 4.500 donne con impianti Pip, una stima simile a quella italiana, dove le pazienti in questione sono fra le 4.000 e le 4.300, mentre è ancora in corso il censimento voluto dalle autorità per avere dati precisi. Nella patria delle Pip, la Francia, il numero è molto più sostanzioso: circa 30mila donne sono in pena per il maggiore rischio di rottura che queste protesi comportano rispetto a quelle di altre marche. Numero simile anche in Brasile (25mila pazienti) e in Venezuela (circa 33mila). Il Venezuela offrirà la rimozione gratuita degli impianti difettosi.


Il piccolo Stato di Panama stima circa un centinaio di casi, mentre l’Olanda un migliaio. Il Regno Unito ha numeri importanti: circa 40mila donne, di cui 3mila operate attraverso il servizio sanitario britannico, la Svezia 2.500 e Israele circa 800.