Di Vaio mette paura ai giallorossi, i felsinei frenano i capitolini

ROMA – Completato un bel poker di vittorie in campionato, e con prestazioni di rilievo, la Roma ha frenato il suo slancio nella sfida all’Olimpico contro un Bologna che ha trovato la chiave per imbrigliare il gioco di Luis Enrique, mettendole paura con Di Vaio.


A oltre un mese dalla limpida vittoria ottenuta al dall’Ara nel recupero della prima giornata, e dopo le superprestazioni con Chievo e Cesena, i giallorossi improvvisamente hanno perso oggi lucidità, precisione e concretezza. Anche la squadra di Pioli è apparsa trasformata, riuscendo ad allungare la sua striscia positiva cominciata dopo la sosta natalizia, con un 1-1 finale che poteva essere anche più generoso. In uno stadio pieno per metà ad assistere alla sfida c’erano il presidente giallorosso Thomas Dibenedetto, reduce dalla trasferta poco felice in coppa Italia a Torino, e il presidente del Coni, Gianni Petrucci, che non avrà gradito i fischi levatisi da una pur piccola parte delle curva sud durante il minuto di silenzio che proprio il Coni aveva chiesto di rispettare in tutte le manifestazioni sportive in omaggio al presidente Scalfaro.


Proprio il ko a Torino contro la Juve in Coppa Italia forse ha inciso sulla determinazione della Roma, che Luis Enrique per la prima volta ha riproposto nella stessa formazione che una settimana fa aveva travolto i bianconeri cesenati. Assenti ancora De Rossi e Osvaldo, in attacco Totti è stato affiancato da Lamela e Borini. Proprio il capitano, eroe delle ultime giornate, ha dato il ‘la’ alle schermaglie al primo minuto, con una sassata dal limite dell’area parata da Gillet. Altri sprazzi romanisti hanno visto subito protagonisti Taddei e ancora Totti, ma presto il pressing alto dei rossoblù ha soffocato le trame di gioco dei padroni di casa, che hanno cominciato a soffrire. Poche idee, molti errori nei passaggi, i lanci lunghi di Stekelenburg per superare la ragnatela di centrocampo hanno favorito spesso le ripartenze del Bologna e mostrato nel primo tempo la più brutta Roma degli ultimi tempi. Di Vaio più volte ha avuto modo di lanciarsi in avanti con esiti pericolosi anche se l’unico vero brivido per Stekelenburg c’é stato al 37’, quando su corner di Diamante Di Vaio, Portanova e Raggi hanno mancato la deviazione in rete da due passi.


La Roma ha risposto con Totti e Lamela, ma il primo tempo è finito senza reti, con molta noia e qualche fischio. Il clima è cambiato nella ripresa, pur a squadre identiche. La Roma ha pigiato sull’acceleratore, ma la prima occasione vera l’ha avuta il Bologna e Juan ha salvato la situazione bloccando un tiro di Di Vaio a portiere battuto. Neanche il tempo di elogiarlo e all’11’ lo stesso difensore ha bucato di testa un lancio innocuo, Di Vaio è fuggito infilando dalla sinistra Stekelenburg sul secondo palo.


Al quarto d’ora Luis Enrique ha inserito Bojian e Simplicio al posto di Lamela e Greco, ma a salvare la partita è stato Pjanic, che al 17’ su punizione ha beffato di precisione Gillet. Uno a uno e Roma rinfrancata, ma l’arrembaggio alla porta ospite è durato poco, con occasioni sprecate dai due nuovi entrati, mentre il Bologna sempre con Di Vaio ha messo in evidenza le doti di Stekelenburg. Con un Totti volenteroso ma meno lucido del solito, senza apporti dai rincalzi, la Roma non é più riuscita a far girare il match in suo favore.


Il risultato è apparso quindi giusto e la Roma si può consolare con le sconfitte di Napoli e Inter, che hanno reso questo mezzo passo falso meno amaro. Luis Enrique potrà tornare a cambiare formazione senza temere critiche.


Il Bologna di Pioli è ancora in zona pericolo e dovrà cercare di trovare una soluzione per aumentare le potenzialità offensive, troppo legate al solo Di Vaio