Duomo gremito per l’ultimo saluto

NOVARA – La città di Novara ha dato ieri l’ultimo saluto al Presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, con una cerimonia religiosa nel Duomo completamente gremito. Alla messa di suffragio, celebrata dal vescovo di Novara, mons. Renato Corti, con l’arcivescovo di Vercelli, il novarese Enrico Masseroni, sono intervenuti il presidente della Regione, Roberto Cota, il sindaco di Torino Piero Fassino, quello di Novara, Andrea Ballarè, il presidente della Provinca di Novara, Diego Sozzani, e quello del Vco Massimo Nobili.
Due corazzieri con una corona rappresentavano il Presidente della Repubblica. Nell’omelia mons. Corti ha ricordato una serie di episodi condivisi con Scalfaro, che era nato a Novara 93 anni fa, e ha affrontato il tema della laicità, distante dall’integralismo religioso così come dalla negazione di ogni riferimento a Dio. Nel ricordare la particolare devozione di Scalfaro alla Madonna, ha sottolineato come il Presidente emerito abbia avuto lo stesso approccio.


– Ha modellato nel cuore la scelta – ha detto – l’ha meditata e l’ha messa in pratica.


Scalfaro sarà sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Cameri (Novara).


La scomparsa del presidente Oscar Luigi Scalfaro è stata particolarmente sentita dalla nostra Collettività. Infatti, a seguito di una visita del presidente Rafael Caldera a Roma, venne in Venezuela nel 1995. Una visita ufficiale, questa, che servì a rafforzare i vincoli di amicizia tra i due paesi e a rilanciare le relazioni politiche, economiche e culturali tra il Venezuela e l’Italia. Allora, il presidente Scalfaro ebbe un incontro con la nostra Collettività nel Centro Italiano Venezolano, si recò alle scuole italiane e non mancò di visitare, come mostra la foto, la «Missione Cattolica Italiana». (Nella foto, assieme al presidente Oscar Luigi Scalfaro, Aurelio Pinto, Consultore Fondazione Emigrantes della Conferenza Episcopale Italiana, e i sacerdoti Ruggiero, Sergio e Zelindo)