Il Milan crolla all’Olimpico, show Milito-Miccoli a San Siro

ROMA – Il Milan frena la corsa all’Olimpico, l’Udinese continua a volare, ma è lo show di Milito e Miccoli ad accendere Inter-Palermo e il gelido turno infrasettimanale.


Con la serie A sotto la neve e quattro gare rinviate causa maltempo, tra le regine del pallone che sono riuscite a scendere in campo per la seconda di ritorno nonostante il freddo e in qualche caso (come a San Siro) la fitta nevicata, lo spettacolo non è mancato. Come i gol, e la partita memorabile del ‘Principe’ nerazzurro che con un poker permette alla squadra di Ranieri di contenere un Palermo trascinato da un super Miccoli.


I rossoneri invece non approfittano della sosta forzata a cui è stata costretta martedì la capolista Juventus causa neve a Parma, e all’Olimpico vengono fermati dalla Lazio: Hernanes e Rocchi non hanno fatto sentire la mancanza di Klose e mettono in cantiere un’altra preziosa vittoria che tiene la squadra di Reja nei piani alti della classifica. Chi invece non arresta la sua marcia a pieno ritmo è l’Udinese che supera 2-1 anche il rinvigorito Lecce di Serse Cosmi: i friulani in vantaggio con Pazienza, subiscono la rimonta dei salentini con un bel gol di Di Michele: poi però ci pensa il solito Di Natale che segna il 2-1 e raggiunge Ibra in testa alla classifica marcatori a quota 15.


Emozioni a non finire al Meazza, con otto gol nonostante la neve: il poker di Milito fa sognare l’Inter, ma la tripletta di Miccoli regala al Palermo un pari incredibile: i nerazzurri riprendono il match due volte sempre grazie all’argentino. Ma i siciliani, passati in vantaggio in avvio con Mantovani, e poi ancora con Miccoli, hanno strappato il 4-4 ancora grazie al tris del piccolo attaccante rosanero.


Giornata da dimenticare invece per la Roma che non riesce a sfatare il tabù del Sant’Elia: i giallorossi non vincono a Cagliari dal 1995 e anche stavolta la tradizione è rispettata. Finisce 4-2 per i sardi, passati in vantaggio con Thiago Ribeira, poi il pari con Juan, e il momentaneo vantaggio romanista con Borini. Ma poi Pinilla, ancora Ribeiro e Ekdal nel finale puniscono la Roma in crisi d’identità.


Niente da fare per il Napoli che in casa deve accontentarsi dello 0-0 con il Cesena. Senza aver giocato può sorridere la capolista Juve.