Terremoto alle Filippine, almeno 43 vittime

MANILA – E’ salito a 43 morti il bilancio, fornito dal capo della Protezione civile, Benito Ramos, delle vittime del sisma che ieri ha scosso due isole delle Filippine, Cebu e Negros. L’epicentro del sisma di magnitudo 6.8 è stato in mare, a 10 km di profondità, tra le isole di Cebu e Negros. Il centro di allerta tsunami del Pacifico, con sede alle Hawaii, ha riferito che non c’è pericolo di tsunami devastante, ma ha tuttavia chiesto alla popolazione dell’isola di Negros di ‘’allontanarsi dalle spiagge e di fare attenzione’’ al livello del mare.
Ramos ha spiegato che tutte le vittime, morte a causa del crollo di mura e barriere, sono state registrate nell’isola di Negros. Tra queste una bimba di appena 9 anni, uccisa dalle macerie di un muro che ha ceduto a Tayasan, nel Negros Orientale. Un altro bambino di 11 anni è morto schiacciato dal crollo del muro di una cappella a Jimalalud.
La scossa ha fatto tremare violentemente gli edifici di Cebu, la seconda città del Paese con 2,3 milioni di abitanti, gettando la popolazione nel panico. Dopo aver emesso l’allerta tsunami, il Servizio di Sismologia e Vulcanologia l’ha cancellata, ma il governo ha vietato ai pescatori di mettersi in mare.