Stangata per Contador, due anni di squalifica dal Tas

PARIGI – La sentenza del tribunale sportivo di Losanna che chiude il caso Contador è arrivata dopo diciotto mesi di attesa ed è stata durissima. La più severa prevista dal regolamento: Alberto Contador è sospeso per due anni dopo essere risultato positivo al clenbuterolo mentre correva il Tour de France 2010 e perde le vittorie alla Grande Boucle e al Giro del 2011. La maglia gialla passa quindi di diritto sulle spalle del suo più grande rivale, il lussemburghese Andy Schleck, mentre la maglia rosa del Giro su quelle del marchigiano Michele Scarponi. In quest’ultimo anno e mezzo il campione spagnolo di 29 anni, uno dei simboli della Spagna che vince, con tre Tour nel Cv, un Giro d’Italia e una Vuelta, ha corso con la minaccia di una spada di Damocle.


Sulle sue prodezze in pista sono state scritte pagine di commenti. “E’ un triste giorno per il nostro sport”, ha riassunto l’Unione ciclistica internazionale dopo il verdetto, anche se i giudici del Tas hanno alla fine accolto il ricorso presentato dallo stesso Uci e dalla Wada contro l’assoluzione del corridore da parte della Federciclismo spagnola. Tutto era cominciato il 21 luglio 2010 durante la tappa di riposo di Pau, al Tour, quando lievissime tracce di una sostanza vietata dall’antidoping sono state trovate nelle urine del campione. Contador si è sempre difeso, accusando una bistecca spagnola consumata il giorno precedente al test. Ma la difesa non è stata abbastanza convincente. L’accusa ha alimentato nel frattempo sospetti di emotrasfusione. Invece a incastrare il ‘Pistolero’, secondo il Tas, non sarebbe stata né la carne contaminata, né una trasfusione di sangue, ma degli integratori energetici contaminati consumati durante il Tour. Agli esperti questa sembra l’ipotesi “più probabile”. Va dunque in fumo un anno e mezzo di medaglie.


La sentenza entre in vigore infatti dal 25 gennaio 2010 e poiché arriva fino al prossimo 6 agosto, Contador, il cui contratto con la Saxo Bank scade a fine anno, non potrà correre la prossima edizione del Tour de France né partecipare alle Olimpiadi.


Lo spagnolo potrebbe invece partecipare alla Vuelta a fine stagione. Ma sul presente e sul futuro Contador si pronuncerà solo oggi, nella città di Pinto, dove risiede, vicino a Madrid. Potrebbe anche annunciare il ricorso in ultima istanza alla Corte europea di Strasburgo.


Nel frattempo le reazioni dal mondo del ciclismo sono state numerose. Indignate in Spagna. A Parigi, il direttore del Tour, Christian Prudhomme, ha denunciato la lentezza delle procedure. Per il più grande di sempre, Eddy Merckx, la sentenza è “eccessiva”: “E’ una cosa brutta per tutti, per la reputazione del ciclismo e per gli sponsor. E’ come se qualcuno volesse uccidere il ciclismo”, ha detto il corridore belga. Non é un bel giorno per nessuno, neanche per il giovane Andy Schleck: “non era così che volevo vincere”, ha detto il lussemburghese, finito tre volte secondo sul podio degli Champs-Elysees. Anche Scarponi, nuova maglia rosa di diritto, si dice dispiaciuto per Contador, ma prende atto della decisione. Entrambi aspettano ora che l’Uci annunci ufficialmente che sono loro i vincitori del Tour e del Giro sfuggiti a Contador.