La Camera incalza: meno contanti e Tobin tax

ROMA – Meno spese in contanti, trasmissione degli scontrini giornalieri da parte dei commercianti all’amministrazione fiscale, obbligo di comunicazione dei rapporti con i clienti e i fornitori. La Camera incalza il governo e ha approvato in Aula una serie di mozioni sulle iniziative per il contrato all’evasione e all’elusione fiscale. Sono state approvate tutte le mozioni, a parte quella della Lega, con maggioranze variabili: la mozione dell’Idv è passata nonostante i voti contrari del Pdl e l’astensione della Lega; quella del Pd con le astensioni del Pdl e i voti contrari del Carroccio; le mozioni di Pdl, gruppo Misto e Responsabili sono passate a loro volta, mentre la mozione della Lega è stata bocciata con l’astensione del Pdl.
Passano anche, con un gioco di astensioni, tutte le mozioni presentate dai gruppi parlamentari sulle iniziative in materia di tassazione delle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax. Per quanto riguarda i contenuti, Montecitorio chiede al governo di introdurre l’obbligo dell’elenco clienti-fornitori e di ripristinare l’invio telematico dei corrispettivi giornalieri. Misure che erano state introdotte nel 2006 e poi abolite nel 2008. Stretta anche sui contanti: oltre ad abbassare la soglia, i parlamentari chiedono che tutte le spese rilevanti ai fini fiscali siano fatte con uno strumento diverso dal cash.

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