Grecia, ‘sì’ all’austerity ed elezioni ad aprile “Tremendi danni” e feriti in scontri Atene

ATENE – Le elezioni anticipate si terranno in Grecia “tra la fine di marzo” o al più tardi “in aprile”. Lo ha annunciato il portavoce del governo, Pantelis Kapsis, all’indomani del voto favorevole del Parlamento sul nuovo programma di austerity necessario per incassare la seconda tranche di aiuti dall’Europa e l’Fmi ed evitare così il fallimento. “Questo governo ha ancora un mese, un mese e mezzo di lavoro davanti a sè”, ha detto spiegando che le prossime tre settimane saranno “infernali”.
L’ok al nuovo piano di tagli richiesti da Bruxelles è arrivato nella notte dopo dieci ore di dibattito. Con 278 deputati presenti, i sì sono stati 199, 74 i no e 5 gli astenuti. Tra i contrari 22 deputati del Pasok e 21 di Nuova Democrazia che sono stati immediatamente espulsi dai loro partiti. Stessa sorte per l’ex ministro dei Trasporti, Makis Voridis, e il vice ministro della Marina mercantile, Adonis Georgiadis, membri del Laos, il partito di destra contrario al nuovo pacchetto di misure. Avendo votato a favore, entrambi sono stati espulsi dal partito.
Nel frattempo fuori dall’edificio esplodeva la rabbia della folla convinta che le nuove misure di austerità non facciano altro che affossare ulteriormente l’economia del Paese. Violentissimi gli scontri tra la polizia e i gruppi di black bloc. Atene ha bruciato per tutta la notte: tra piazza Syntagma, sede del parlamento, via Panepistimiu, in cui sorgono l’università e la biblioteca nazionale, e l’elegante via commerciale Ermou, sono oltre quaranta gli edifici dati alle fiamme tra cinema, negozi e filiali di banche.
Le forze dell’ordine sono dovute intervenire in alcuni casi per portare in salvo alcune persone che si trovavano all’interno delle strutture. Il capo della protezione civile greca, Christos Paputsis, escludendo ogni possibile casualità in merito agli incendi ha attaccato gli organizzatori della manifestazione: “Niente è casuale. Sono scoppiati oltre 40 incendi nel centro di Atene e ai vigili del fuoco è stato impedito dai manifestanti di intervenire”. La città ha subito tremendi danni”, ha detto il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, in visita ad uno dei teatri storici distrutto dal fuoco.
Molto alto anche il bilancio degli scontri: 65 persone sono state arrestate per gli attacchi contro la polizia e per i danni provocati. Nella serata di domenica la polizia ha inoltre effettuato controlli in tutta la città e sono state poste in stato di fermo altre 75 persone. Infine si registrano 68 feriti tra le forze dell’ordine e i manifestanti.
Episodi di violenza si sono verificati anche in altre sei città del paese. A Volos, nella Grecia centrale, il municipio e alcuni uffici sono stati dati alle fiamme.
Il voto del parlamento greco a favore delle nuove misure di austerità ha intanto incassato l’approvazione da parte dell’Europa. Per il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn si tratta di un “passo in avanti cruciale” per l’ok dell’Eurogruppo agli aiuti, mentre un default della Grecia “sarebbe un risultato ancora più devastante” per il paese stesso, per la sua popolazione e per l’intera “economia Ue” a causa dell’”effetto contagio” che si svilupperebbe. Quanto agli scontri, si tratta di “violenze inaccettabili”, opera di “individui” che “non rappresentano la maggioranza dei cittadini greci che sono preoccupati per il futuro del paese”, ha commentato Rehn.

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