Pil greco a picco: -7% 5º anno di recessione

BRUXELLES – La Grecia non ha ancora soddisfatto tutte le condizioni chieste dall’Europa per ottenere i nuovi aiuti, e quindi la riunione dell’Eurogruppo che in origine doveva tenersi oggi in teleconferenza senza prendere decisioni sugli aiuti, è stata posticipata a lunedì. E sarà riunione vera. Lo ha comunicato il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker in una nota

Crollo del Pil
L’Ufficio di statistica ellenico ha reso noto che l’economia della Grecia ha segnato una contrazione del 7% nel quarto trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010. La pesante contrazione del Pil nel quarto trimestre 2011 arriva dopo il -5% registrato nel terzo trimestre, il -7,3% nel secondo e il -8% nel primo trimestre. La Grecia è così entrata nel quinto anno di recessione, una recessione esacerbata dalle drastiche misure di austerity varate dal governo per ridurre il deficit di bilancio e il debito pubblico.
Ue:
mancano condizioni per aiuti
La Grecia non ha ancora soddisfatto tutte le condizioni chieste dall’Europa per ottenere i nuovi aiuti, e quindi la riunione di oggi dell’Eurogruppo si terrà in teleconferenza senza prendere decisioni sugli aiuti, ogni decisione è rimandata a lunedì.

Riunione del Cdm
Riunione del Consiglio dei Ministri ieri pomeriggio ad Atene: il premier Lucas Papademos e la sua squadra hanno deciso le azioni immediate per attuare il piano di austerità approvato dal Parlamento.
L’urgenza è stata quella di capire da dove tirar fuori i 325 milioni di euro di risparmi che dovranno essere presentati all’Eurogruppo. Quella cifra, parte del pacchetto di economie da 3,3 miliardi da attuare nel 2012, dovrebbe venire da tagli ai ministeri, “non alle pensioni”, ha precisato ieri il portavoce dell’esecutivo Pantelis Kapsis. La risposta europea all’approvazione del piano di austerità è stata positiva, ma tutti hanno invitato Atene ad attuare con determinazione le misure previste.
Il rischio è che la troika, a giugno, esamini le misure adottate e se queste non corrisponderanno agli impegni, imponga mosse drastiche, come ulteriori riduzioni dei salari nel settore pubblico, tagli alla spesa sociale e alla difesa.
Secondo gli accordi Ue, Fmi e Bce verificano a intervalli regolari i progressi della Grecia, con 12 verifiche in totale. Ieri è stato annunciato che le elezioni anticipate si terranno in aprile. La Ue vuole da Atene anche un impegno scritto dei leader politici: chiunque vinca le elezioni dovrà portare avanti il programma di austerità.

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