Lavoro, Camusso frena: «E’ presto per dire che c’è un’intesa

ROMA – Nuovo round tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. L’appuntamento è oggi al ministero di via Veneto, ma nulla lascia supporre che possa trattarsi di una riunione tranquilla.

– E’ presto per dire che l’intesa è vicina – avverte infatti il leader della Cgil, Susanna Camusso, mentre quello della Cisl, Raffaele Bonanni, riferendosi a un’eventuale abolizione della cigs parla di ‘’cerino buttato sulla benzina’’.

Nel dibattito si inserisce poi Walter Veltroni, che getta scompiglio nel Pd affermando che sull’articolo 18 non devono esserci tabù. La preoccupazione del mondo sindacale, espressa già nei giorni scorsi, in questo momento si registra in particolare sull’ipotesi di abolizione della cassa integrazione straordinaria e dell’arrivo del sussidio di disoccupazione. E’ stato il viceministro al Lavoro, Michel Martone, a ribadire a Sky Tg24 che questa, per il governo, è la strada giusta: il viceministro ha infatti auspicato un ‘’migliore utilizzo delle risorse’’.

– La cassa integrazione durante la crisi – ha detto – è stato uno strumento importante, ma ha un limite: non ha protetto tutti e ha mantenuto in vita aziende non in grado di stare sul mercato.

E se Martone si è augurato che la ‘’Camusso non si alzi dal tavolo’’ perchè ‘’i temi sono tantissimi e devono essere risolti con il consenso delle parti sociali’’, la stessa leader della Cgil ha tenuto a precisare che la conclusione positiva non è affatto vicina.

– E’ necessario che il Paese abbia un intervento sul mercato del lavoro e credo sia necessario farlo con il contributo delle parti sociali – ha convenuto l’esponente sindacale parlando a ‘Che tempo che fa’, tuttavia, ha aggiunto:

– Dire che siamo vicini è un po’ presto.

E uno dei motivi è proprio la distanza sulla Cigs, che non può essere eliminata perchè ‘’l’universalità e’ una cosa giusta, ma non sostituisce la cassa integrazione che consente la reindustrializzazione’’. Anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, del resto, la pensa allo stesso modo.

– Parlare di rimuovere i sostegni significa buttare un cerino in un bidone di benzina – ha ribadito a Sky Tg24, lanciando l’allarme anche sulla cassa in deroga (‘’Non vorrei ci fosse l’intenzione di rimuoverla per risparmiare’’, ha osservato) e avvertendo il governo che è possibile l’incontro, ma ‘’a mezza strada’’. Sul tavolo, oggi, ci sarà dunque in particolare il tema degli ammortizzatori, ma il dibattito sull’articolo 18 continua ad agitare sindacati e partiti. La Camusso ribadisce che si tratta di ‘’una norma di civiltà e non si può cambiare’’, ma si scontra con Walter Veltroni che, in un’intervista a Repubblica chiede di non avere tabu’ e invita a ‘’non fermarsi di fronte ai santuari del no che hanno paralizzato l’Italia per decenni’’. Una posizione in contrasto con quella del Pd e in linea, secondo il responsabile economico del partito, Stefano Fassina, ‘’con le proposte del centrodestra’’.