I liguri non segnano più, Thereau trascina i veneti

GENOVA – Il Chievo trova in Cyril Thereau uno dei suoi uomini fondamentali. Seconda punta o trequartista, il francese riesce ad adattarsi con grande generosità alle richieste del mister e anche a svolgere il proprio compito in maniera egregia. Ecco che dunque, con la complicità di un altro altruista, Sergio Pellissier, il giocatore clivense trova il modo di segnare il gol dello 0-1 a Marassi. E’ un gol che vale la vittoria sul Genoa, l’aggancio in classifica ai rossoblù e anche la fine delle certezze genoane. Per la squadra di casa, infatti, restava come punto fermo la capacità di fare bene almeno in casa. Ora questa certezza viene minata e con essa anche le fondamenta della panchina di Pasquale Marino. Il presidente Preziosi ha garantito che il tecnico non è a rischio, ma l’aveva detto prima di questa partita.

Il primo tempo vede il Genoa partire meglio e più convinto. Il possesso palla per tutta la prima parte è di marca rossoblù, poi il Chievo ritrova il proprio equilibrio e comincia a mettere in difficoltà gli avversari. Già al 24’ Cyril Thereau si mangia un gol praticamente fatto, spedendo alto di testa un pallone che doveva solo appoggiare in porta. Si riscatta 6’ dopo: parte un cross da lontano, Pellissier lo insegue sulla destra e riesce a tenerlo miracolosamente in campo, servendo all’indietro in maniera precisa il compagno francese, che stavolta col destro non può sbagliare. Nonostante il brutto colpo, il Genoa continua a crederci, mentre gli avversari non si accontentano del gol. La partita rimane gradevole e i ritmi non si abbassano, nemmeno in prossimità del fischio dell’arbitro a metà gara.

Il livello della gara rimane alto anche al rientro dagli spogliatoi e i rossoblù sono sempre più agguerriti. E’ infatti Sorrentino il protagonista al 57’: il portiere riesce a salvare la propria porta con un miracolo dopo un tiro violento di Jankovic che sarebbe sicuramente andato a segno e avrebbe sancito la parità. Le maglie dell’incontro si allentano nel momento in cui gli allenatori cominciano a fare i cambi, ma passati dieci minuti a singhiozzo si riparte con un finale di gara quasi tutto nella metà campo clivense. C’è spazio solo per una bella parata di Frey su tiro da fuori di Vacek, poi per il resto è solo possesso palla per i giocatori di casa. Gli sforzi, però, non si concretizzano e per il Genoa arriva la terza sconfitta in casa (aveva perso solo con Milan e Inter). La striscia negativa si allunga così a tre insuccessi. L’ultima vittoria è il 3-2 casalingo con la Lazio del 5 febbraio.

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