Senza Di Natale, i friulani falliscono il sorpasso alla Lazio

UDINE – L’Udinese impatta con il Cagliari nel posticipo della quinta di ritorno. Senza Pinzi, Asamoah, Isla e soprattutto senza Di Natale, la squadra di Guidolin non trova la via del gol. Alla fine raccoglie un punto che però vale l’aggancio alla Lazio al terzo posto. Resta l’amaro in bocca di non essere riusciti a sfruttare lo scivolone degli avversari a Palermo per centrare anche il sorpasso.

Dopo la sconfitta di sabato scorso con il Milan, l’Udinese torna in campo al Friuli per riprendere la striscia positiva tra le mura amiche. Di fronte il Cagliari di Ballardini manda in campo Cossu dietro le due punte Pinilla e Thiago Ribeiro. Bastano i primi minuti di gioco, però, per capire che la gara é destinata a regalare poche emozioni. L’Udinese prova a imbastire il gioco e a cercare la via del gol, ma le assenze pesanti si fanno sentire.

A centrocampo, dove oltre a Isla, Pinzi e Badu non ce la fa neppure Asamoah, rientrato mercoledì dalla coppa d’Africa, inserito alla vigilia nella lista dei convocati ma all’ultimo escluso anche dalla panchina. Guidolin manda in campo Abdi a centrocampo; in attacco si affida a Floro Flores unica punta, nel ruolo che gli dovrebbe esser più congegnale, e Torje alle sue spalle. Qualche conclusione dalle parti di Agazzi i bianconeri la tentano, ma senza troppa incisività e convinzione.

Il Cagliari dal canto suo fa possesso palla, ma senza riuscire quasi mai a superare la trequarti di campo. La difesa friulana tiene bene, senza fare neppure troppa fatica. Non è un caso, dunque, che per assistere a dei tiri in porta degni di questo nome si debba attendere la fine del primo tempo.

La prima vera occasione del match capita sulla testa di Fernandes, servito a due passi dalla porta da un cross di Torje sul palo lungo. Ma la conclusione del centrocampista non è delle migliori e la palla termina sul fondo. Il Cagliari risponde al 44’ con una botta di Pinilla dalla distanza che costringe Handanovic a togliere la palla dal sette. Sull’angolo che ne consegue il portiere friulano ci mette ancora una volta i pugni, sbrogliando su Ekdal. Le squadre vanno al riposo sullo 0 a 0. In avvio di ripresa Ballardini prova a cambiare qualcosa. Toglie Ekdal e al suo posto inserisce Ibarbo. Pochi minuti dopo, però, è costretto anche a sostituire Cossu e mandare in campo al suo posto Ariaudo.

La partita si vivacizza, l’Udinese accelera il gioco e attacca con più convinzione rispetto al primo tempo. I bianconeri sfiorano il gol del vantaggio al 17’ con un colpo di testa di Benatia sugli sviluppi di un calcio d’angolo, deviato sulla linea da Agostini tra le proteste friulane che chiedono un rigore per un tocco di mani in area. Per dare maggior incisività all’attacco Guidolin gioca la carta Barreto, mandandolo in campo dopo un lungo infortunio che lo ha tenuto lontano per mesi dal rettangolo verde. E il brasiliano non delude le aspettative, mostrando un assaggio della sua classe al 35’ quando con un tiro-cross costringe Agazzi a salvarsi in angolo. L’Udinese insiste, ci prova in ogni modo, fino agli ultimi istanti di gara, anche quando il Cagliari prova a rallentare il gioco per tenersi stretto un punto importantissimo.

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