Salentini nel segno di Muriel e Cuadrado

LECCE – Cinque punti, un ‘gap’ che può diventare incolmabile. Ma il Lecce di Serse Cosmi riapre i discorsi salvezza, non soltanto per sé ma anche per Novara e Cesena. Supera di slancio 4-1 un Siena reduce dalla settimana quasi perfetta, in cui ha fermato la Juventus e battuto Napoli e Roma, ma che deve interrogarsi per un secondo tempo pieno di errori e contraddizioni. Muriel e Cuadrado sono i trascinatori di una squadra che prima va sotto (Del Grosso), poi trova il pari e supera di slancio i bianconeri in un secondo tempo da applausi.

Cosmi lo aveva detto: “Quella con il Siena sarà la settimana decisiva”. Aveva chiesto ai suoi e a tutto l’ambiente una prova maiuscola per dare una sferzata forte e decisa al proprio campionato. E il tecnico giallorosso è stato ampiamente ripagato. Grazie alle accelerazioni dei due colombiani, entrambi in versione sprint, il Lecce ottiene la seconda vittoria casalinga (la prima contro l’Inter): otto punti nelle ultime quattro partite casalinghe, che significano discorso salvezza ampiamente riaperto. Cosmi non rinuncia al solito 3-5-2. Benassi rientra in porta, a centrocampo Obodo rileva l’influenzato Delvecchio (per lui solo panchina), Muriel vince il ballottaggio con Bojinov. L’allenatore del Siena Sannino si affida a Reginaldo e Brienza ad ispirare Calaiò.

Si comincia e sono subito problemi in casa Lecce. Esposito chiede il cambio per un problema muscolare (11’). Cosmi, che non dispone di altri difensori centrali, mette Di Matteo e la difesa passa a quattro. Questa nuova soluzione tattica sembra ‘destabilizzare’ i giallorossi. Da rivedere un contatto in area tra Reginaldo e Carrozzieri (20’), ma Rizzoli opta per la simulazione ammonendo il brasiliano.

Il Siena pressa e passa (25’): cross di Angelo sul palo opposto, Del Grosso arriva in corsa solitaria e con un piatto mancino batte Benassi. La rete subita scuote gli animi guerrieri di un Lecce che vede sempre più gli abissi del fondo classifica. Il suo interprete si chiama Muriel. Prima con un assolo (31’) mette in crisi l’intera difesa bianconera, poi il colombiano trova il gol del pari (32’) su una respinta di Pegolo sugli sviluppi di un angolo.

Nel secondo tempo sono subito emozioni. Il Siena si divora il pareggio con Calaiò (54’), ma Benassi si supera in uscita. Il pericolo scampato scuote il Lecce e da questo momento è solo e soltanto monologo giallorosso, grazie soprattutto a Muriel, vera anima della riscossa giallorosa. Semina giocatori a mò di birilli con un’azione ubriacante (67’), Gazzi lo cintura in area. Rigore sacrosanto e Di Michele trasforma per il vantaggio giallorosso. Da qui comincia il black-out bianconero, ed il Lecce ringrazia. La magia di Cuadrado mette fine alla contesa. Sessanta metri palla al piede (82’), dribbla tutto quello che trova sulla strada prima di arrivare davanti a Pegolo, battuto con una ‘palombella’ da applausi. Di Brivio (94’) il sigillo del poker, con il Siena superato anche nella differenza reti negli scontri diretti (3-0 all’andata per i toscani). Alla fine è trionfo Lecce, con un mezzogiorno che si colora di speranza giallorossa.