Raddoppio durata dei permesse

ROMA – In arrivo gli attesi ‘sconti’ per gli stranieri alle prese con la tassa di soggiorno, il contributo (da 80 a 200 euro) dovuto per il rilascio del documento dopo l’entrata in vigore del decreto Maroni-Tremonti lo scorso 30 gennaio. In settimana un provvedimento raddoppierà la durata dei permessi da rilasciare, permettendo così di tagliare della metà i costi per l’immigrato. Punterà inoltre all’ informatizzazione delle domande, snellendo le procedure e l’iter burocratico
I ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri e dell’ Integrazione, Andrea Riccardi, all’inizio dell’anno avevano promesso un intervento per correggere la tassa, particolarmente pesante in un periodo di crisi economica. Si è poi deciso per un provvedimento più organico, che non interviene soltanto sull’aspetto economico ma sull’intera procedura di richiesta di permessi di soggiorno e cittadinanza. Cancellieri l’ha chiamata ‘’rivoluzione’’.
Gli uffici dei due ministeri si sono messi al lavoro ed il decreto è in dirittura d’arrivo, anche se ci sono da limare dettagli. Previsto un allungamento, fino al raddoppio, della durata dei permessi con un corrispondente risparmio per i richiedenti. Ad esempio, il contributo è fissato in 80 euro per i permessi di durata compresa tra tre mesi e un anno. Raddoppiando la durata di validità dei documenti (che diventa da sei mesi a due anni), lo straniero risparmia la metà dell’importo dovuto. Lo stesso vale per i 100 euro pagati da chi chiede il permesso di durata compresa tra uno e due anni. Accanto all’aspetto economico, i tecnici dei ministeri di Interno ed Integrazione si sono impegnati a spingere sull’ informatizzazione delle procedure dei permessi di soggiorno e delle domande di cittadinanza per renderle più celeri e meno burocratiche, con risparmio anche per l’amministrazione dello Stato oltre che per l’immigrato.