VERONA – Il Chievo vince 1-0, dopo un secondo tempo convincente, anche grazie al fatto che il Cesena è stato costretto in inferiorità numerica per buona parte del match. Il Cesena resta sempre più solo in fondo alla classifica, anche per i risultati concomitanti di Lecce e Siena. Ora Beretta deve fare assolutamente dei punti nelle prossime partite casalinghe.
Il neo allenatore della squadra emiliana trova la sua ex squadra sulla strada per la salvezza. Beretta vuole i tre punti a tutti i costi per iniziare al meglio la sua nuova avventura in Serie A.
Primo tempo sotto tono con le due formazioni che fanno molti errori a centrocampo in fase d’impostazione e provano spesso il lancio lungo. Il terreno di gioco in pessime condizioni non facilita il gioco rasoterra e la partita si fa subito ruvida. Prima Lauro stende Pelissier a centrocampo, poi Rigoni ferma Iaquinta con un fallaccio. Anche l’ex attaccante juventino si fa ammonire per proteste dopo un fuorigioco millimetrico di Comotto. I due portieri invece rimangono praticamente inoperosi per tutti i primi 45 minuti.
La squadra veronese si dispone con Paloschi arretrato sulla linea di Crusado e subito si vede che ha più voglia di proporsi e di attaccare. Il Cesena risponde in contropiede ma entrambe le squadre commettono troppi errori in fase d’impostazione e fanno fatica a rendersi pericolose. Poi l’episodio che rompe gli equilibri: Lauro e Paloschi si scontrano andando a prendere di testa la stessa palla, ma è il giocatore del Chievo ad avere la peggio. L’arbitro decide per il secondo giallo per il difensore e conseguente espulsione. La partita cambia: il Chievo si mette ad attaccare a pieno organico e Beretta è costretto a levare Mutu per Rossi e a limitarsi al contropiede. Ma quando al minuto 78 Hetemaj vola sulla fascia e mette in mezzo uno splendido pallone che Miscardelli insacca in scivolata. E’ il sigillo che chiude la partita: il Cesena non ha la forza di ribaltare il risultato in inferiorità numerica.
Esordio sfortunato di Beretta contro la sua ex-squadra, i romagnoli giocano a viso aperto e confidano in un Iaquinta ritrovato, ma in inferiorità numerica non riescono più a difendersi con ordine e prendono il gol che li affonda. Ora hanno una serie di partite casalinghe dove si giocheranno la salvezza. Il Chievo invece può godersi una classifica di tutto rispetto.