Siria, la rivincita di Bashar Assad la Costituzione passa con l’89% dei voti

DAMASCO – Il referendum sulla nuova Costituzione in Siria, che si è tenuto domenica, è passato con l’89% dei voti. Lo ha fatto sapere la tv di Stato siriana, aggiungendo che il 9% degli elettori ha votato no. Meno del 2% dei voti è stato dichiarato invalido. L’affluenza alle urne ha raggiunto il 57%. Il presidente Bashar Assad ha definito la nuova Costituzione un passo verso le riforme. Il documento pone fine al sistema monopartitico, permettendo ad altri gruppi, oltre al Baath di Assad, di presentarsi alle elezioni. La nuova Costituzione impone inoltre un limite di due mandati al capo dello Stato. Gli anni passati finora al potere da Assad tuttavia non contano, il che vuol dire che il presidente potrebbe mantenere l’incarico fino al 2028. I gruppi dell’opposizione hanno boicottato il referendum e in alcune zone del Paese le operazioni del voto sono state bloccate da combattimenti.

Dall’Ue nuove sanzioni
BRUXELLES – L’Unione europea ha imposto nuove sanzioni contro la Siria, congelando i beni di alcuni ufficiali del governo e colpendo la Banca centrale di Damasco. I ministri degli Esteri europei riuniti a Bruxelles hanno inoltre imposto il divieto di volo degli aerei cargo siriani in Ue e di acquistare oro, metalli preziosi e diamanti dal Paese. Bruxelles aveva già imposto sanzioni contro la Siria, tra cui il congelamento dei beni di 100 persone e 38 organizzazioni, oltre a cercare di tagliare le fornitura di attrezzature per il settore petrolifero e del gas. Finora le sanzioni dell’Unione hanno avuto poco effetto sulla repressione condotta dal regime del presidente siriano Bashar Assad. “Le ultime sanzioni non sono abbastanza, ovviamente, ma rappresentano già un nuovo passo”, ha detto il ministro degli Esteri francese Alain Juppé.

Lascia un commento