Il governo impegnato a consolidare i legami con i connazionali

ROMA  – Letto il telegramma inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’assemblea del Cgie, riunita in plenaria a Roma, il segretario generale Elio Carozza ha dato la parola a Carla Zuppetti, di recente nominata Ambasciatore d’Italia in Svizzera, per la lettura della Relazione di Governo, firmata dal ministro degli esteri Giulio Terzi, impossibilitato a presenziare i lavori a causa di impegni istituzionali all’estero.

Rivolto “un memore affettuoso pensiero” a Mirko Tremaglia, la cui azione “rispondeva a una precisa strategia: quella di portare gli italiani nel mondo tra le priorità del Paese”, “una grande risorsa per poter sempre meglio caratterizzare, e sostenere, l’internazionalizzazione della nostra economia, della scienza e della cultura italiane nella realtà globale”, Terzi, nella relazione, ribadisce di sentirsi “Ministro degli Esteri e Ministro degli italiani nel mondo, perché – dice – è nelle comunità italiane che troviamo una delle risorse più grandi per la proiezione internazionale del nostro Paese. E per l’Italia questo significa sostenere le nostre comunità all’estero ed essere da loro sostenuti”.

“Comprendo pienamente quindi – prosegue Terzi – la vostra preoccupazione per le significative riduzioni operate dalla legge di stabilità ai capitoli di bilancio di questo Ministero, inc1usi quelli per gli italiani all’estero”. “Tuttavia, – si aggiunge – posso assicurarvi che questo Governo è fortemente impegnato, a consolidare ulteriormente i legami con i connazionali all’estero, che sono parte integrante dell’identità naziona1e”.

Ribadendo “il ruolo degli organismi rappresentativi degli italiani all’estero il cui apporto e sostegno all’opera dei nostri Uffici istituzionali è essenziale”, Terzi ribadisce che è “in tale ottica che va considerato il processo di riforma dei Comites e del CGIE”, il cui testo di riforma è ora all’attenzione della Commissione affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati.

“È auspicabile – dice Terzi – che si approfitti appieno del tempo che ancora resta per trovare un’intesa che consenta, nell’esaminare il testo, di tener conto delle legittime aspettative degli italiani all’estero quanto al ruolo, ai compiti e alle modalità di funzionamento di tali organismi rappresentativi. Proprio al fine di consentire al Parlamento di valutare ed eventualmente varare una riforma in materia, le elezioni, che avrebbero dovuto tenersi nel 2009 già rinviate al 2010, furono ulteriormente differite al 2012”.

Quanto alle risorse finanziarie, “a fine 2009, – ricorda il ministro nella sue relazione – il Ministero dell’Economia e delle Finanze mise a disposizione nel Bilancio dell’anno successivo del Ministero una quota dei fondi necessari per rinnovare i Comites e il Consiglio Generale, di 7 milioni di euro in attesa che, sulla base dell’aggiornamento annuale degli elettori, gli Uffici all’estero potessero quantificare nei mesi successivi le complessive previsioni di spesa. Con la definitiva adozione, nell’aprile 2010, del provvedimento di rinvio delle elezioni, la procedura di completa acquisizione dei fondi fu conseguentemente interrotta, mentre le risorse già stanziate sono state riportate agli esercizi finanziari successivi fino a quello corrente”.

“In attesa di possibili sviluppi parlamentari, – assicura Terzi – il Ministero procederà intanto a richiedere alla rete all’estero di formu1are le previsioni di spesa (sulla base dei dati annui appena resi noti dell’allineamento schedari consolari/Aire, gli elettori dovrebbero essere circa 3,6 milioni mentre nel 2004 erano 2,5) in modo da avere la quantificazione degli oneri complessivi. A tale riguardo, considerato il forte incremento dal 2004 (circa 60%) del numero degli aventi diritto, l’aumento degli oneri organizzativi ed in particolare delle spese postali e di stampa, si stimano in almeno 16 milioni di euro (inclusi quelli attualmente in Bilancio) le risorse finanziarie necessarie per le elezioni in parola”.

Quanto al processo di riorganizzazione della rete diplomatico-consolare, che al momento dispone di “risorse finanziarie ed umane sempre più scarse”, Terzi assicura di aver “proseguito la riflessione sulla razionalizzazione della rete per adeguarla alle nuove esigenze, nella previsione di ulteriori possibili contrazioni delle risorse: si è quindi reso indispensabile – informa – razionalizzarne l’utilizzo attraverso economie di scala, molto evidenti, ad esempio, ove si unificano i servizi amministrativo-contabili degli Uffici”.

“Ho dato indicazioni – informa il ministro – che il piano di razionalizzazione messo a punto nei mesi scorsi non venga confermato e implementato finché non sarà stato presentato e discusso in Parlamento un complessivo piano di revisione della spesa di questa Amministrazione”.

In questa prospettiva, “sta operando presso questa Ministero un gruppo di lavoro di alto livello chiamato ad approfondire la riflessione in merito alle modalità di impiego delle risorse attribuite all’Amministrazione degli Affari Esteri”.

Sul versante della lingua italiana, nella relazione di Governo  si sottolinea come “i corsi di lingua e cultura italiana a a favore delle nostre collettività all’estero” siano “gradualmente diventati negli anni uno strumento fondamentale nella strategia generale di diffusione dell’italiano grazie alla loro capillare presenza nelle scuole locali ed hanno contribuito a caratterizzare l’italiano come lingua di cultura e non più esc1usivamente di emigrazione”. Per questo, “nel corso degli ultimi anni è proseguita l’azione di sostegno prioritario ai corsi di lingua e cultura italiana integrati, a vario titolo, nel sistema scolastico locale” e “nel corrente anno si è proceduto ad applicare, in modo ancor più stringente, considerata l’ulteriore significativa riduzione delle risorse disponibili, il criterio sopra richiamato, con una riduzione non lineare ma selettiva dei contributi da assegnare ai singoli Enti in relazione alle attività svolte, dando priorità ai corsi di lingua e cultura della fascia dell’obbligo scolastico, rispetto a quelli per adulti che, dato l’ammontare complessivo a disposizione, non estate possibile prendere in considerazione”.

Il ministro Terzi assicura poi di continuare a seguire “con particolare attenzione la situazione di RAI International, ben conoscendone il rilievo strategico anche ai fini della diffusione della nostra lingua e cultura nel mondo”. “Auspico al riguardo – afferma – che i progetti di razionalizzazione in atto non si traducano in una riduzione del livello dell’informazione e della conoscenza sull’Italia all’estero. La RAI è infatti un protagonista centrale di quel “Sistema Italia” che aspiriamo ad accreditare sempre più all’estero, come la globalizzazione ci impone, e la rete estera del servizio radiotelevisivo pubblico e un elemento fondamentale della presenza politica, culturale ed economica dell’Italia nello scenario internazionale”.

Per questo, Terzi ha “personalmente rappresentato al Presidente della RAI Garimberti, la viva aspettativa che i progetti di razionalizzazione in corso tengano conto degli interessi complessivi dell’Italia nel mondo, proponendogli l’istituzione di un tavolo congiunto MAE-RAI per un approfondimento delle questioni di comune interesse”. Tavolo che aha avviato i lavori il 20 gennaio “con l’obiettivo di approfondire possibili modalità innovative di diffusione all’estero dei programmi RAI in un’ottica di razionalizzazione dei costi”.

Inoltre, aggiunge il ministro, “il Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio, unitamente alla RAI, sta studiando una rimodulazione del riparto dei fondi tra le diverse convenzioni attualmente in essere”.

Sul tema delle pensioni, Terzi afferma di aver “ritenuto importante prendere diretto contatto con il Presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, con il quale si è concordato sull’esigenza di formalizzare entro breve, in una apposita Convenzione, nuove forme di collaborazione”, al fine di “migliorare l’efficacia del servizio di pagamento delle pensioni, snellendo in particolare le attuali verifiche sulla residenza e facilitando le procedure per la necessaria dimostrazione dell’esistenza in vita dei pensionati”.

Concludendo La sua relazione, il ministro si dice “convinto che saremo in grado di superare questa difficile congiuntura e creare assieme le condizioni per valorizzare pienamente le straordinarie potenzialità delle nostre comunità all’estero, quale risorsa essenziale – chiosa – per sviluppare sinergie positive per il nostro Paese”.

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