Rossi migliora sotto la pioggia di Sepang

ROMA – La seconda giornata di test a Sepang non è stata molto positiva per la Motogp. La pioggia ha cancellato di fatto metà della giornata di prove, mentre la Honda non ha fatto girare le quattro moto che sono a Sepang. Solo 11, dunque, i piloti che hanno provato. Il più veloce è stato Spies sulla sua Yamaha mentre la Ducati di Valentino Rossi ha ottenuto il sesto tempo.
Il meteo, ha fermato le operazioni in pista per tutti dalle 13 ora locale. Solo i due piloti privati Hector Barberà (Ducati) e Cal Crutcholw (Yamaha) si sono avventurati sotto la pioggia torrenziale per provare il comportamento delle moto e dei pneumatici rain. Tra questi due, lo spagnolo Barberá è caduto alla curva 13, senza riportare alcuna conseguenza fisica.
La notizia della giornata, comunque, è la mancanza in pista della Honda, sia le ufficiali che le private sono rimaste ai box. In un primo momento si credeva che la scelta fosse dovuta alla pioggia, poi la stessa HRC ha diramato un comunicato stampa, nel quale spiega la situazione: “Il Repsol Honda Team non può sfruttare il secondo giorno di test ma è pronto per domani (oggi per chi legge, n.d.r.). In seguito al problema della RC213V di Pedrosa, HRC ha spedito in Giappone il motore, per poter effettuare una accurata analisi”.
Nella parte asciutta della giornata, invece, hanno brillato le Yamaha, con Spies che ha fatto il miglior tempo in 2.01.285, praticamente identico a quello di Lorenzo, più lento, si fa per dire, di 8 millesimi. Poi le M1 di Crutchlow e Dovizioso a completare il poker Yamaha nei primi 4 posti della classifica. Seguono le Ducati di Barbera e di Valentino Rossi, rispettivamente a 7 e 8 decimi da Spies. Rossi rispetto a martedì ha migliorato i suoi tempi e il distacco e questo non può che essere letto positivamente.
“Un’altra giornata quasi persa – ha detto Rossi – ed è un vero peccato perché per noi poichè la pista con l’asciutto era in condizioni decisamente migliori rispetto a martedì. Dato che la pioggia era prevista, nel primo pomeriggio, abbiamo cercato di concentrare tutto il lavoro nelle prime ore dei test. Quindi, nell’arco di appena una ventina di giri e utilizzando entrambe le moto, abbiamo provato il nuovo ‘traction control’, qualche particolare software per l’anti-impennamento e altri piccoli dettagli riguardanti la posizione in sella. Tutto mi ha dato una buona impressione, quindi abbiamo riunito il tutto nel set-up di una solo moto, abbiamo montato una gomma nuova e. è cominciato a piovere. Fine dei giochi. Diciamo che la parte positiva è che tutte le cose nuove mi hanno dato un buon feeling, quindi spero davvero di riuscire a lavorare un po’ più a lungo”.
In pista anche il collaudatore della Ducati, Franco Battaini, che ha girato con la moto dell’infortunato Abraham (rientrato in patria essendo impossibilitato a guidare per il dolore alla spalla). Battaini, in seguito, con il bagnato, è passato su quella di Hayden che ha preferito non rischiare la spalla appena operata. Con le CRT, l’americano Colin Edwards (Suter-BMW) è a 4.5 dalla vetta. Edwards non ha girato sul bagnato per non rischiare il nuovo telaio Suter in una caduta. Le BQR Kawasaki sono sempre lontane, oltre 6 secondi, ma questa non è una novità.