Fini guarda al futuro e riunisce la segreteria

ROMA – Rafforzare il Terzo Polo senza ingabbiarsi in un partito, evitando di ripetere la deludente esperienza maturata nel Pdl. E poi guardare oltre; guardare ad un progetto capace di rinnovare l’intera politica italiana partendo dalla ‘parola magica’ pronunciata dal leader Gianfranco Fini: abbandonare le vecchie ‘etichette identitarie’ del secolo scorso, togliere lo sguardo dallo ‘specchietto retrovisore’ per guardare oltre e dare vita ad un cantiere politico capace di dare come prospettiva un ‘progetto’.
Nel giorno in cui Silvio Berlusconi da il suo ok al piano di grande coalizione per il governo che verrà dopo Monti, Futuro e Libertà lavora alle fondamenta del cantiere su cui si dovrà erigere la Terza Repubblica sapendo, come ha detto Fini, che l’ ‘’esperienza del governo in carica sta mostrando come la serietà, l’austerità e la sobrietà siano qualità apprezzate dagli italiani’’. Fini chiama a raccolta la segreteria ed ascolta: ci sono proposte e progetti da sviluppare in vista della convention di Pietrasanta di metà marzo che dovrà essere soprattutto un momento di ripresa del colloquio con la base, con il territorio, per condividere la nuova strada da percorrere. Una convention, si dice in casa Fli, che non sarà una nuova Mirabello, che non sarà l’occasione per dare il via ad una costituente ma un momento, altrettanto importante, di chiarimento per ripartire convinti. Sapendo, ha detto Fini, che per crescere, per andare oltre il 4% dei consensi di cui gode oggi, Fli ‘’non può diventare un giocattolo per l’autoconservazione’’.
Insomma, la legittima aspirazione a far acquisire al partito una maggiore visibilità non dovrà essere motivo di arroccamento su posizioni meramente identitarie, quanto della capacità di suggerire motivi di coinvolgimento e spunti di partecipazione da offrire alla società, a cittadini sempre più tentati dall’antipolitica. Un obiettivo, è stato proposto in occasione della riunione, che si può raggiungere sia riprendendosi temi che una volta erano appannaggio della sinistra, sia coniugando in chiave innovativa temi come quello del patriottismo, orami divenuto elemento di identità non ideologico, patrimonio condiviso trasversalmente dalla cittadinanza.

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