Monti oggi con i leader: il ‘lavoro’ sempre in primo piano

ROMA – Riforma del lavoro, commissioni bancarie, Rai; ma anche liberalizzazioni, norme anti-corruzione, riforma fiscale. Saranno tanti i temi che i partiti depositeranno sul tavolo dell’incontro odierno con il presidente del Consiglio, Mario Monti. A palazzo Chigi, in serata, arriveranno i tre leader che sostengono l’Esecutivo: Angelino Alfano (Pdl), Pier Luigi Bersani (Pd) e Pier Ferdinando Casini (Udc-Terzo Polo). Un ordine del giorno, assicurano dal governo, non c’è e il colloquio va inquadrato nella periodica consultazione che il capo del governo tiene con le forze lo appoggiano in Parlamento. Ma proprio l’assenza di un argomento specifico rende delicato l’incontro visto che ‘ABC’, acronimo ormai usato informalmente anche a palazzo Chigi, porteranno all’attenzione del professore i temi che più stanno loro a cuore.
Bersani, ad esempio, vorrebbe rassicurazioni sul fatto che l’Esecutivo troverà le risorse necessarie alla riforma degli ammortizzatori sociali, come chiesto dai sindacati per proseguire il confronto col governo. E da quanto filtra da palazzo Chigi Monti intende ribadire la sua ‘’ferma volontà’’ di trovare un’intesa. Difficile però che il premier si sbilanci oltre. La certezza su quante risorse saranno disponibili, infatti, ancora non c’è.
– Serve tempo, perchè nuove entrate non sono ipotizzabili e bisogna lavorare nelle pieghe del bilancio – spiega una fonte di governo. Si spera di trovare margini anche nella spending review, ma nessuno vuole ipotizzare numeri. Anche perchè non c’è ancora chiarezza sull’ammontare necessario: c’è chi parla di 2 miliardi, chi di 2,5 e chi addirittura di 4. Da palazzo Chigi filtra la cautela di Monti sul tema, forse dovuta a ragioni di tattica. Antonio Catricalà domenica si era detto certo che i fondi saranno reperiti. Ma è un fatto che al momento i soldi non si sono ancora trovati. Anche perchè devono essere ‘’strutturali’’, cioè non risorse una tantum. E al Tesoro restano con la guardia alta: la sbandata della borsa e il piccolo balzo nello spread dimostrano che la situazione è ancora ingarbugliata.
Altro tema scottante, affrontato tra l’altro nell’incontro fra Bersani e Casini, è quello della Rai. Il Pd ha più volte ammonito che non intende procedere con il rinnovo del Cda senza una nuova governance, mentre il Pdl fa quadrato intorno al Dg Lorenza Lei e vorrebbe toccare il meno possibile. Facile quindi che qualcuno solleverà il tema nella speranza di capire che intenzioni abbia il governo. Nessuno crede in un accordo sulla riforma della Gasparri, ma l’Esecutivo ha alcuni margini di manovra pur con l’attuale legge. L’incontro sarà anche l’occasione per affrontare altri argomenti spinosi.
Bersani e Casini, dopo il faccia a faccia, hanno visto il ministro della Giustizia, Paola Severino. Si è parlato del ddl anticorruzione e della norma sulla responsabilità civile dei magistrati. Temi che i due leader di partito riproporranno nell’incontro con Monti. Sul primo fronte è necessaria un’intesa tra i partiti visto che il Pdl sembra intenzionato a non volere in alcun modo che si affronti il tema delle norme penali; anche sul secondo punto l’obiettivo è trovare una mediazione visto che il Pd ne chiede lo stralcio, mentre Lega e Pdl sono di parere opposto.
Infine c’è il dossier liberalizzazioni. Monti ha detto che ‘’vigilerà’’ per evitare che il provvedimento sia annacquato a Montecitorio, anche se pare che il Pdl sia soddisfatto da quanto ottenuto in Senato. Ad ogni modo per Monti quella odierna sarà una giornata intensa, visto che a pranzo dovrà affrontare i nodi irrisolti del vertice europeo con Wolfgang Sch&bdquouble, ministro delle finanze tedesco e fiero oppositore di un potenziamento del fondo salva-Stati Ue.

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