Pari a reti bianche al Manuzzi

CESENA – Il Catania spreca anche il secondo set-point, dopo lo scontro diretto della scorsa domenica a Milano, per agganciare l’Inter in classifica al settimo posto, perché gli undici di Vincenzo Montella rimediano soltanto un punto contro il Cesena, sconfitto negli ultimi quattro turni di campionato.
Le squadre partono fortissimo con tanto ritmo e prime conclusioni dalla distanza per Colucci, Parolo e Comotto, ma è Bergessio il primo a sfiorare al quarto d’ora il vantaggio dopo un uno-due con Gomez al limite dell’area: Antonioli, attento per tutto l’incontro, esce e chiude lo specchio, costringendo la punta argentina a calciargli sul corpo.
AL 20’ Daniel Pudil costringe il Cesena a più di un’ora di calvario facendosi ammonire per un fallo a centrocampo su Barrientos ed espellere subito dopo per eccessive proteste nei confronti dell’arbitro Rocchi. Cinque minuti più tardi viene allontanato dalla panchina il tecnico Beretta e il Cesena deve drasticamente cedere metri agli avversari che, prima dell’intervallo, ci provano con Gomez (conclusione tra i guanti di Antonioli) e Motta con un colpo di testa, su punizione di Lodi, a lato di poco
Mutu, scarico e contestato, fuori all’intervallo per Arrigoni, con Marco Rossi già dentro a metà del primo tempo per Colucci: il Cesena si riassesta e argina fino al termine i tentativi di un Catania in sostanziale proiezione offensiva, ma senza craque. Si riparte con qualche contestazione per un rigore dubbio a favore degli Etnei (Rocchi fischia la punizione dal limite per trattenuta di Arrigoni su Gomez, probabilmente dentro l’area), poi è El Pitu Barrientos, innsecato dai connazionali Gomez e Izco, a sprecare le migliori occasioni con un rigore in movimento calciato tra i guanti di Antonioli e un sinistro a giro largo di qualche cm. Forcing finale con conclusioni di Bergessio, Llama e Motta, poi, al primo dei 4’ di recupero, espulso Almiron per reazione violenta su Comotto (ammonito e diffidato) che lo accusa di simulazione.
Il Cesena, che aveva bisogno di vincere per riemergere dall’abisso retrocessione, rimedia un punto forse inatteso dopo l’inferiorità numerica per 70’; il Catania fa punti da cinque giornate, ma IERI, con più fermezza e meno remore, potevano proprio essere 3 per non perdere l’Eurotreno.