Cerci non basta ai viola, Giovinco pareggia i conti di rigore

PARMA – Roberto Donadoni alla vigilia lo aveva detto: non pensiamo agli arbitri, pensiamo a non sbagliare i gol. Parole pesanti al termine del recupero Parma-Fiorentina, in cui i gialloblù hanno sbagliato tanto, troppo, e dove la formazione di Delio Rossi è stata invece brava a monetizzare le occasioni a disposizione, grazie soprattutto all’innesto di Cerci.
Finisce 2-2 il match con i viola e questa volta il Parma può prendersela solo con se stesso, con il suo attacco evanescente, con la sua difesa impreparata, con la sua incapacità di chiudere una partita che aveva in pugno, nel primo tempo, e non certo per l’arbitro. Rizzoli ha infatti superato l’esame, anche se non era facile dopo la disastrosa direzione di Valeri in Parma-Napoli, contestata ieri sera dai tifosi emiliani con una vera e propria ‘panolada’ con tanto di fazzoletti bianchi e fischietti. Questa volta l’arbitro concede, e vede giusto, un calcio di rigore per una trattenuta di Cassani su Giovinco e si salva in extremis da una espulsione di troppo quando sanziona con il secondo giallo Berhami invece di Nastasic. Lo salvano dall’errore prima Donadoni e Giovinco, poi l’assistente Copelli, che gli indicano la decisione corretta. Una piccola sbavatura per la giacchetta nera bolognese, che alla fine è solo un particolare di un 2-2 dai due volti.
Il primo è quello parmigiano, con una ricca collezione di occasioni sbagliate, in primis di Okaka; il secondo è quello viola, con un Cerci bravo a rilevare uno spento Camporese e a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Ad aprire il match è, come detto, il Parma. Il gol lo sigla al 28’ Okaka. La Fiorentina limita i danni e trova il pari al quarto d’ora della ripresa con Nastasic. Ma sono soprattutto le invenzioni di Cerci, dentro al posto di uno spento Camporese, a fare la differenza. Ed è lo stesso fantasista viola, al 26’, a ribaltare il risultato a favore della Fiorentina. Ora è la Fiorentina ad avere in mano la gara ma al 40’ Rizzoli vede giusto e sanziona con un calcio di rigore una trattenuta di Cassani su Giovinco. Sul dischetto, dopo due minuti di proteste condite dall’ammonizione di Berhami e Pasqual, va lo stesso numero 10 gialloblù, che spiazza Boruc.
Nel finale concitato c’é anche l’episodio del cartellino rosso a Berhami, poi ritirato; ma anche il mancato colpo del ko della Fiorentina con Lazzari. La sconfitta, però, sarebbe stata una punizione troppo pesante per il Parma. Anche se in avanti Donadoni ha ancora molto da lavorare. Delio Rossi si gode invece un ritrovato Cerci, genio e sregolatezza.