ROMA – L’Italia ha mostrato di saper tenere i conti pubblici nella crisi e di varare importanti misure strutturali per 5 punti di pil come la riforma delle pensioni che è oramai completata. Ma per riavviare la crescita è necessario non fermarsi qui e realizzare nuovi provvedimenti, primi fra tutti la riforma del mercato del lavoro e la lotta all’evasione. Da Brasilia dove partecipa a un convegno dell’Associazione Guido e Maria Carli, il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni illustra i provvedimenti messi in campo dal nostro paese e quelli che ancora mancano all’appello pungolando così governo e parti sociali impegnati in questi giorni nella trattativa.
Un richiamo che segue quello di qualche giorno fa del governatore Ignazio Visco che aveva esortato, se si vuole mantenere il livello di vita raggiunto, e lavorare tutti di più e più a lungo e varare riforme per far funzionare meglio il mercato del lavoro.
Saccomanni, che parlava all’ambasciata italiana del paese sudamericano, sottolinea soprattutto la necessità, nel settore del lavoro, di ‘’ridurre l’attuale assetto duale e rivedere la flessibilità in entrata e in uscita’’. In campo previdenziale l’Italia ha già fatto i suoi ‘compiti’ con misure di carattere strutturali che serviranno a ridurre le spese nei prossimi 15 anni.
Ma quella del lavoro non è l’unico nodo con cui l’Italia si misura per riavviare il processo di crescita e senza il quale il risanamento dei conti diventa difficile. E così occorre ‘’migliorare la qualita’ dei servizi pubblici (istruzione, giustizia, etc.), specialmente nel Mezzogiorno, accrescere la competizione tra le università e realizzare ulteriori progressi nella lotta all’evasione così da ridurre il carico fiscale sulle attività economiche regolari’’. Servono anche misure ‘’per ridurre gli ostacoli alla crescita dimensionale delle imprese’’.
Fra i punti positivi già all’attivo del nostro paese, Saccomanni elenca una serie di riforme già varate nel corso del 2011 nel campo delle liberalizzazioni, delle semplificazioni, degli sgravi fiscali per gli aumenti di capitale delle imprese e per l’occupazione di donne e giovani. Misure i cui ‘’effetti non saranno immediate’’ e per questo ‘’è importante cambiare le aspettative dei mercati, delle imprese, delle famiglie, dei giovani’’.