Zucchero al Carreño: Todos a bailar con il fanciullo rock

‘Ho vagato senza scopo e destino
Fino alla fine dell’arcobaleno
Nelle notti bagnate dal vino
Finché ho sentito la mia voce da bambino!’

CARACAS – È uno Zucchero che guarda all’infanzia quello che stasera alle 9 si esibirà nella sala Río Reyna del Teatro Teresa Carreño di Caracas. Se con l’espressione Chocabeck (schioccabecco), che dà il titolo al suo ultimo album, il rocker italiano rievoca il papà che si lamentava dell’assenza di cibo, nel testo di “Oltre Le Rive”, da cui la citazione, lascia trasparire la sensazione di vedersi ancora come un fanciullo. Un fanciullo rock.
Un ragazzino di 56 anni che atterra in Venezuela per la terza volta. L’ultima nel 2007, 5 anni fa: un’eternità. Preceduto dal gruppo locale C4 Trío, Sugar presenterà al pubblico venezuelano i brani più recenti (“Un soffio caldo”, “Vedo nero”, “È un peccato morir”, “Alla fine”) e ripercorrerà i momenti significativi della propria esaltante carriera. Di certo non mancheranno i pezzi rock & blues, ormai parte della memoria collettiva di ogni buongustaio della musica: “Senza una Donna”, “Diamante”, “Diavolo in Me”, “You are so Beautiful”, “Donne” e “Baila (sexy thing)”.
Grande attenzione verrà riservata all’album “Chocabeck”, uscito in due versioni: la prima, italiana, con testi scritti con il contributo di Francesco Guccini, Pasquale Panella, Mimmo Cavallo, Chaz Jankel, Roland Orzabal e Hussy Derek; la seconda, inglese, che vanta la collaborazione del leader degli U2, Bono, nella composizione del brano “Someone Else’s Tears”.
Ad accompagnare Zucchero ci saranno i musicisti David Sancius (Tastiera), Adriano Molinari (Batteria), Kate Dyson (Coro e Chitarra), Polo Jones (Basso), Enrico Guerzoni (Violoncello), Luca Campioni (Violino), Rossetti Bazzaro (Viola), Mario Schilirò (Chitarra), Beppe Caruso, Massimo Greco e James Thompson (Fiati).
Appuntamento alle 9 e… todos listos para bailar y cantar, d’altronde Sugar è stato chiaro: “Alzate un po’ il culo e venite a ballare”.