Ranieri: “La squadra non tradirà”

MILANO – Claudio Ranieri non si sente assolutamente in gioco sulla panchina dell’Inter ma è certo di essere parte integrante dell’Inter. Un atteggiamento giusto alla vigilia della partita della vita contro l’Olympique Marsiglia domani a San Siro e dopo aver incassato la fiducia del presidente dell’Inter Massimo Moratti e dell’intera squadra (come ribadito da Diego Milito): all’andata era finita male, 1-0 per i francesi.
Ranieri esalta Sneijder, annuncia la presenza certa di Maicon messa frettolosamente in dubbio a causa di un allenamento specifico svolto questa mattina, offre una chance a Poli e risponde con una battuta riguardo alla commozione mostrata al gol di Milito contro il Chievo quando gli occhi sono diventati lucidi e le lacrime trattenute a stento: “Non siamo a ‘C’é posta per té…”. Ma le emozioni – confessa – le vuole vivere ora come in futuro possibilmente in nerazzurro.
L’Inter è chiamata a ribaltare l’1-0 dell’andata, facendo funzionare a dovere la difesa: vietato subire gol. Occorre tirare fuori temperamento, carattere e determinazione. Intanto, dopo la vittoria di Verona, il pessimismo si è un po’ diradato. Ranieri intravede una luce e promette: “Questa squadra non tradirà”. “Cercheremo – dice – di giocare senza subire reti. Il Marsiglia è rapido nei contropiedi: sappiamo tutto di loro, fuori casa rendono bene ma hanno anche punti deboli. Ci saranno più partite nella stessa partita, dovremo essere sempre concentrati e determinati”.
Rispetto all’andata, molte cose sono cambiate: “Loro venivano da un momento fantastico. Adesso é diverso: noi siamo in salute, carichi. E si è sentito anche dalle parole di Stankovic che rispecchiano lo spirito del gruppo intero. Noi siamo determinati a passare il turno”.
Per il centrocampista serbo, oggi contro l’Olympique sarà una guerra. “Quello che ha esternato Stankovic – commenta Ranieri – è la testimonianza di una ritrovata fiducia e determinazione. Non é facile vivere un mese in cui qualsiasi cosa si faccia, si perde comunque. I ragazzi hanno sempre messo il massimo, ma l’essere stati determinati e volitivi fino in fondo a Verona è stato un messaggio ancor più positivo, abbiamo lottato fino a trovare la luce”.
Il jolly potrebbe essere Sneijder: “Wesley é tornato quello vero perché fa cambiare il volto a qualsiasi squadra, non solo all’Inter. Sta andando anche molto vicino al gol, arriverà, si sta avvicinando, inizia a inquadrare la porta”.
La commozione dell’allenatore, che ha colpito particolarmente il mondo non solo calcistico, è stato uno dei temi affrontati: “In ogni caso, non parliamo di queste cose nello spogliatoio. Sono sensazioni che esistono, emozioni. Spero di viverne molte altre”. Ma, poco dopo, sdrammatizza. Se l’Inter vince, c’é il ‘rischio lacrimuccia’? “Ma non dovete farmi queste domande, dovete andare a C’é posta per te…”.
L’atmosfera è quella giusta, positiva e ottimista, nonostante la tensione di chi deve risalire la corrente in Europa come in Italia: “Andare ai quarti sarebbe un’iniezione di fiducia e farebbe bene anche per l’ultimo rush del campionato”.
Infine, l’appello alla platea di San Siro, ai tifosi dell’Inter: “Avremo bisogno di loro, dal primo all’ultimo secondo. Con il pubblico alle spalle sarà ancora più importante e più bello giocarci la nostra occasione”.

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