Afghanistan, fallisce l’attentato al capo del Pentagono

KABUL – Fallito attentato a Camp Bastion nella provincia di Helmand proprio mentre nella base era in corso la visita del ministro della Difesa Leon Panetta. Un uomo ha scagliato l’auto che guidava oltre la rete di recinzione entrando sulla pista di atterraggio ferendo almeno un militare. E’ quanto rendono noto i militari americani sottolineando che il capo del Pentagono è rimasto illeso.
Secondo alcune fonti l’auto ha sfondato la rete di protezione della base militare britannica che si trova a breve distanza da Camp Leatherneck nel sud dell’Afghanistan proprio mentre stava arrivando l’aereo di Panetta che dopo l’incidente ha proseguito la sua visita senza cambi di programma.

Isaf: Panetta mai in pericolo
“In nessun momento il ministro o qualcun altro a bordo dell’aereo è stato in pericolo” ha reso noto il comando dell’Isaf con un comunicato. Il portavoce del Pentagono, George Little, ha spiegato che non vi è stata alcuna esplosione dell’automobile. Anche se l’uomo che la guidava ha preso fuoco per motivi che sono ancora chiarire dopo che l’auto ha concluso la sua folle corsa in un fosso accanto alla pista di atterraggio.
“Sono intervenuti i nostri uomini e per ragioni ancora non conosciute l’afghano era in fiamme”, ha detto ancora Little spiegando che l’arrestato ora è ricoverato “con ustioni consistenti”. “Non abbiamo ancora una chiara ricostruzione dei fatti, ma non abbiamo indicazioni che il ministro sia stato mai in pericolo”, ha concluso spiegando che non è stato trovato esplosivo né nell’auto né addosso all’autista.
La rotta dell’aereo su cui viaggiava il segretario alla difesa Leon Panetta, è stata deviata per sicurezza. Altre fonti hanno inoltre confermato che l’auto bomba esp-losa sulla pista, in cui era atteso l’atterraggio del velivolo in un base britannica nel Sud dell’Afghanistan, era un pick-up che era stato in precedenza rubato e che l’afghano alla guida ha subito delle ustioni.

Fuori dall’Afghanistan il soldato della strage
Il soldato statunitense accusato di aver ucciso 16 civili afghani, tra cui nove bambini, nella notte tra sabato e domenica, è stato portato fuori dall’Afghanistan. Lo rende noto una fonte ufficiale dell’esercito Usa, rimasta anonima perché l’annuncio ufficiale deve essere ancora dato, la quale ha spiegato che il soldato sarà trasferito a “una struttura detentiva predibattimento” in un altro Paese. L’ufficiale non ha voluto fornire una motivazione della decisione, dicendo solo che è stata presa per proseguire i procedimenti legali fuori dall’Afghanistan.

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