Corteo pro-Assad a Damasco nell’anniversario della rivolta

BEIRUT – I sostenitori del presidente Bashar al-Assad sono scesi in piazza ieri nelle maggiori città siriane in una orchestrata prova di fedeltà, che coincide con il primo anniversario della sanguinosa rivolta contro il suo potere. Intanto Kofi Annan, inviato in Siria di Onu e Lega Araba, resta in contatto con le autorità siriane, la Russia e altre potenze sulle sue proposte per mettere fine alle violenze, come ha annunciato il suo portavoce, Ahmad Fawzi.
Annan ha parlato per telefono con il ministro degli Esteri siriano Walid al-Moualem e con rappresentanti di stati “con influenza”, ha detto Fawzi, senza però fornire dettagli. “La porta al dialogo resta aperta. Siamo ancora impegnati con le autorità siriane sulle proposte di Annan”, ha aggiunto Fawzi.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha chiesto al governo e all’opposizione siriani di collaborare con Annan.
I media ufficiali siriani hanno annunciato che le forze governative hanno liberato dai “terroristi armati” la città nordoccidentale di Idlib, lasciando intendere che l’esercito stia ottenendo un successo nella repressione della rivolta, che è costata la vita ad almeno 8.000 persone, secondo le Nazioni Unite. I combattimenti proseguono in altre zone della Siria e i leader occidentali hanno espresso il timore per una aperta guerra civile, se Assad non si farà da parte. Ma le potenze internazionali restano divise, con la Russia e la Cina che sostengono ancora Assad.
Intanto circa 1.000 rifugiati siriani hanno attraversato il confine e sono giunti in Turchia nelle ultime 24 ore, un aumento notevole del flusso che fa salire a 14.000 i rifugiati siriani scappati nel vicino Paese.
“Circa 1.000 persone hanno passato la frontiera entrando in Turchia dalla Siria nelle ultime 24 ore”, ha detto un funzionario turco. “Ci aspettiamo che (il flusso) continui fino a quando proseguiranno le operazioni a Idlib”.

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