Esordio da sogno per Potolicchio a Sebering

CARACAS – L’italo-venezuelano Enzo Potolicchio ha bagnato in maniera trionfale il suo esordio con la scuderia ‘Starworks’. Alla 12 ore di Sebering oltre al ‘criollo’ formavano parte del team Ryan Dalziel e l’esperto Stephane Sarrazin. Il trio di piloti ha conquistato la vittoria nella classe LMP2 dopo un bel duello con l’altra HPD della Level 5 Motorsports, ma soprattutto ha raggiunto il terzo posto in assoluto.
Il pilota di origini palermitane è stato protagonista di una guida impeccabile sulla pista di Sebering. La scuderia di Potolicchio con una macchiana appena testata è riuscita a far parlare di sé in positivo, basta pensare che era stata costruita appena lunedì, stesso giorno in cui sono iniziati i test sul tracciato che in passato era una base aerea.
Questa famosa prova, la cui prima gara avvenne nel 1950 su una pista d’aeroporto, si corre su di un percorso disegnato sulla falsariga di quelli validi per le gare d’automobilismo GP in Europa. Adesso la corsa è considerata una delle principali gare endurance negli USA ed è famosa per la sua durata di mezza giornata: si parte di giorno, si giunge di notte.
Per molti anni Sebring ha fatto parte del Campionato Mondiale Sport Prototipi mentre dal ‘99 fa parte delle American Le Mans Series. La corsa ha un ricco passato, poiché piloti divenuti leggendari come Stirling Moss, Juan Manuel Fangio, Jacky Ickx, Briggs Cunningham, Lake Underwood, Mario Andretti e costruttori ancor oggi famosi come Ferrari, Porsche, BMW, Jaguar, Ford hanno conosciuto prestigiosi trionfi su questo tracciato.
La gara è nota per essere un’ottima preparazione alla famosa 24 Ore di Le Mans, poiché la superficie della pista, estremamente irregolare, e il clima della Florida, perennemente caldo, la rendono un vero e proprio test di affidabilità per le automobili. Negli ultimi anni sei vittorie sono state conquistate dalla Audi R8 Sport, una in meno del record di sette vittorie della Porsche 935.
“Il lavoro del mio team è stato veramente impressionante – ha affermato il pilota caraqueño – nessuno di noi aveva fatto più di 18 giri con la monoposto prima delle qualifiche. Ma i nostri meccanici ed ingegneri – ha aggiunto – si sono sforzati per trovare la messa a punto giusta e sistemare la telemetria della macchina. Ci siamo riuniti piloti e staff tecnico per cercare di apportare ognuno la propria esperienza per sistemare le cose al più presto ed il risultato è stato fenomenale”.
Potolicchio ed il suo team hanno completato i 319 giri con un vantaggio di circa 50 secondi sul 2º classificato, un altro team Honda con a bordo Scott Tucker (Usa), Christophe Bouchut (Francia) e Joao Barbosa (Portogallo). Ha completato il podio il team Morgan con i francesi Nicolet, Lehave e Pla.
Con questo successo il pilota di origini siciliane entra a far parte dell’elite del mondo dei motori in Venezuela, ottenendo una vittoria in una gara automobilistica endurance.
I primi sono stati: Ernesto Soto, Francisco Romero e Luis Ramos Rodriguez al volante di una Porsche 911. Senza dimenticare il trionfo dell’italo-venezuelano Johnny Cecotto nel 1987 sulla pista di Dijon Prenois in una tappa del campionato di Gran Turismo europeo. Il suo compagno di team alla Bmw era Gianfranco Brancatelli.
La prossima prova del Campionato Mondiale di Endurance si disputerà il 5 maggio sullo storico tracciato di Spa Francorchamps, in Belgio, in quella che sarà la seconda delle tappe del torneo. Il campionato successivamente proseguirà in Brasile, Bahrein, Giappone, Cina. Ma la tappa a cui nessuno vorrà mancare sarà quella della 24 ore di Le Mans: La Mecca di qualsiasi pilota di Endurance.

Fioravante De Simone