Gli italiani preferiscono il posto fisso

ROMA – Nel lavoro, gli italiani preferiscono il posto fisso. Una certezza che interessa molto più dell’opportunità di fare carriera o di guadagnare un buon stipendio. E sono soprattutto le donne e chi ha un livello di educazione inferiore a cercare aziende che offrano la certezza di un lavoro stabile rispetto agli uomini e chi ha un livello di scolarità più elevato, che invece guardano più alla possibilità di una carriera internazionale o a guadagnare una buona retribuzione. E’ quanto emerge dalla ricerca presentata durante la seconda edizione del Randstad Award, il primo premio di ‘Employer Branding’ in Italia dedicato alle aziende più ambite dai lavoratori italiani, organizzato da Randstad, secondo player al mondo nel mercato del lavoro.
L’indagine è stata condotta dall’istituto belga Icma in 14 Paesi nei mesi di novembre e dicembre 2011 con interviste realizzate on-line a un campione nazionale di 8.000 potenziali futuri dipendenti e comprende anche studenti e persone con e senza lavoro di età compresa tra i 18 ed i 65 anni. Obiettivo è stato sondare i criteri più importanti in base ai quali gli italiani orientano le proprie scelte quando valutano l’azienda per cui lavorare e di offrire uno spaccato dei valori suddiviso per età, sesso, regione e scolarità.
La sicurezza del posto fisso (54%) prevale su un buon equilibrio tra vita professionale e privata e su stipendio e benefit ed è anche l’aspetto più indicato nella classifica dei cinque fattori più importanti dai potenziali impiegati, seguito da un’atmosfera di lavoro piacevole (48%), da un buon equilibrio fra vita professionale e privata (48%), da uno stipendio competitivo (46%9. Fra i settori più ambiti, Elettronica (57%), Fashion luxury (53%) e Bancario (50%) mentre quelli che attraggono meno sono distribuzione alimentare e assicurativo. Per la ricerca di un nuovo impiego, i siti web (63%) sono i canali più utilizzati soprattutto tra le donne, i più giovani e i più scolarizzati, seguiti dai contatti personali (54%), usati soprattutto dagli uomini oltre i 35 anni, con laurea. Al terzo posto, gli annunci pubblicati sui giornali (39%).

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