Cavani guida la rimonta partenopea

UDINE – Non ci sono né vincitori né vinti. Lo spareggio ‘Champions’ tra Udinese e Napoli, due deluse d’Europa, finisce pari. A sorridere, è solo la Lazio, caduta a sorpresa in casa del Catania ma ancora saldamente al terzo posto, una lunghezza avanti alle due inseguitrici, nessuna delle quali riesce a superarla. Acciaccate e deluse dopo le eliminazioni dalle coppe, Udinese e Napoli scendono in campo in formazioni ampiamente rimaneggiate.
Senza Basta, Benatia e Ferronetti, oltre ai lungodegenti Isla e Badu, Guidolin è costretto a reinventarsi parte di centrocampo e difesa. Nel trio di retroguardia schiera Coda con Danilo e Domizzi, a centrocampo lascia in panchina Armero, apparso opaco nelle ultime apparizioni, e inserisce sulle fasce Pasquale e Pereyra, con Fabbrini alle spalle di Di Natale.
Mini rivoluzione anche nel Napoli, stasera in maglia gialla e calzoncini azzurri. Zuniga in difesa prende il posto dell’infortunato Maggio, mentre in avanti Mazzarri preferisce inserire Dzemaili al posto di Hamsik, dietro la coppia d’attacco Pandev-Cavani.
La gara promette comunque scintille. E i giocatori in campo non tradiscono le aspettative. L’incontro si accende subito. A prendere in mano l’iniziativa è il Napoli. Cavani colleziona un paio di occasioni, al 9’ con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo e all’11’ lanciato in contropiede a tu per tu con Handanovic. In entrambi i casi la palla termina di poco a lato. Con il passare dei minuti l’Udinese prende coraggio e si porta dalle parti di De Sanctis, contestato dai suoi ex tifosi proprio come Inler. I friulani ci provano al 15’ con un tiro di Pasquale da fuori area, deviato in angolo da Cannavaro; e al 15’ con una conclusione di Pinzi in area su cui mette una pezza ancora una volta la difesa.
La gara rimane vivace, con buone giocate da entrambe le parti. Al 27’ Dzemaili si rende pericoloso su un calcio di punizione procurato da Cavani, steso da Coda al limite dell’area, in posizione centrale. Nulla di fatto. Un minuto dopo è l’Udinese a passare. Fabbrini scappa sulla destra e serve un cross in area. La palla passa tra Cannavaro e De Sanctis e arriva sui piedi di Pinzi, che, a pochi metri dalla linea di porta, sul secondo palo, non deve fare altro che buttarla dentro.
Nella ripresa il Napoli torna in campo proteso in avanti alla ricerca del pareggio. L’Udinese sembra soffrire un po’ la pressione, mostra qualche imprecisione nei passaggi e invece è proprio la squadra friulana a trovare il raddoppio. Al 7’ Pasquale dalla sinistra calibra il cross per un colpo di testa di Pinzi; la palla si stampa sul palo e torna in campo, giusto sui piedi di Di Natale, che non fallisce il 2-0.
Mazzarri gioca la carta Hamsik; toglie Gargano e arretra Dzemaili a centrocampo: ma non basta, perché è ancora l’Udinese, ancora con Pinzi, ad andare vicina al gol.
La partita dei bianconeri si complica al 15’ quando restano in 10 per l’espulsione di Fabbrini, ammonito per un fallo su Campagnaro, che accentua un contatto praticamente inesistente. Da questo momento la partita sfugge di mano all’arbitro Rocchi, che qualche minuto dopo espelle anche il tecnico Guidolin, reo di eccessive proteste.
Il fischietto di Firenze concede un rigore al Napoli per un fallo di mani di Domizzi, saltato con il braccio alto, forse spinto nel contrasto con Inler. Handanovic ipnotizza Cavani dal dischetto e respinge il pallone con le gambe. L’attaccante partenopeo si fa perdonare al 36’ con una punizione a giro dal limite dell’area, che si insacca. Passano 4’ e ancora Cavani pareggia i conti con un sinistro da posizione defilata. Il Napoli chiude all’assalto, ma l’Udinese regge l’urto.

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