Tolosa, killer nella scuola ebraica uccisi l’insegnante e 3 bambine

PARIGI – Quattro morti tra i quali tre bambine. E’ il tragico bilancio della sparatoria avvenuta ieri mattina davanti alla scuola ebraica Ozar Hatoran a Tolosa, in Francia, dove un uomo ha aperto il fuoco su un gruppo di 4-5 persone ed è poi fuggito a bordo di uno scooter nero. Le vittime sono un professore di religione di 30 anni, le sue due figlie di 3 e 6 anni e una bambina di 10. Diverse le persone ferite, due sono gravi.
Una pista neonazista lega la strage ai due agguati di Tolosa e Montauban in cui sono stati uccisi tre soldati: in tutti i casi a sparare è stata la stessa pistola. Una notizia data dallo stesso presidente francese Nicolas Sarkozy: “Sappiamo che è la stessa persona, la stessa arma”, ha detto in televisione, aggiungendo che “la motivazione antisemita appare evidente”. Il presidente francese ha aggiunto che sospenderà la campagna elettorale per la rielezione almeno fino a mercoledì. Sarkozy ha definito la sparatoria una “tragedia nazionale”. “Sono immagini che abbiamo visto in altri Paesi, ma mai nel nostro”, ha detto assicurando ai genitori presenti alla scuola che il killer “sarà trovato e assicurato alla giustizia”. “La barbarie, l’odio selvaggio e la crudeltà non possono vincere. L’odio non può vincere. La Repubblica è molto più forte”, ha concluso il presidente francese.
Intanto il Le Point, ricorda che nel 2008 tre soldati del 17esimo regimento paracadustisti di Montauban, dove già si era sparato negli scorsi giorni, erano stati espulsi per le loro simpatie neonaziste. La foto dei tre che facevano il saluto nazista davanti ad una bandiera con la croce uncinata era stata pubblicata anche dal giornale “Le canard enchaine’”.
La vicenda viene ora riesaminata dagli inquirenti anche perché le vittime degli agguati contro i soldati sono di origine nordafricana e un quarto soldato rimasto gravemente ferito proviene dalle Antille. L’aspetto dei tre soldati espulsi corrisponde alla sommaria descrizione dei testimoni degli agguati, che parlando di un uomo muscoloso, tatuato e vestito di nero.
Il ministro dell’Interno Claude Guéant, che si è recato sul posto in mattinata, ha chiesto alle prefetture di tutta la Francia ed in particolare nel sudovest di rafforzare la sorveglianza e la vigilanza intorno ai luoghi di insegnamento ebraici. Sul posto si è recato anche il presidente del Consiglio delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif).
“Faremo tutto il possibile perché gli atti antisemiti e razzisti ricevano una risposta ferma e comune da tutta la Repubblica”, ha detto il candidato socialista alle presidenziali francese, Francois Hollande, visitando ieri pomeriggio la scuola ebraica di Tolosa . Hollande ha sospeso la campagna elettorale in segno di lutto.
“Terribilmente sconvolto e inorridito” il gran rabbino di Francia, Giles Bernheim, immediatamente partito per Tolosa, e il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor. “Siamo inorriditi da questo attacco e siamo fiduciosi nel fatto che le autorità francesi faranno luce su questo dramma e porteranno i responsabili di queste morti di fronte alla giustizia”, ha dichiarato Palmor.
Il presidente israeliano Shimon Peres ha reagito con orrore alla sparatoria alla scuola ebraica di Tolosa. “Non vi è peccato più grande dell’uccidere un bambino o una bambina -ha dichiarato il premio Nobel per la Pace- è il crimine più orribile, Alzarsi la mattina e uccidere bambini a sangue freddo è una prova della follia e la mancanza di umanità dell’assassino”.
Sull’attacco gli inquirenti hanno aperto un’inchiesta anti-terrorismo. I procuratori che indagheranno sono gli stessi che indagano sugli assassinii dei tre militari francesi la scorsa settimana. Le quattro vittime saranno sepolte in Israele, secondo il desiderio delle loro famiglie.

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