Time e Wsj incoronano Monti

ROMA – Monti come la Thatcher, Monti come l’anti-Berlusconi, Monti come l’uomo che può salvare l’Europa. Dal suo arrivo a Palazzo Chigi, nel novembre scorso, ad oggi il professor Mario Monti si è conquistato le prime pagine e le copertine della stampa internazionale come la persona giusta al posto giusto nel momento giusto: il presidente del consiglio che ha fatto dimenticare in un batter di ciglia il poco lusinghiero giudizio della stampa estera (sopratutto anglosassone) su Berlusconi, riconquistando un posto di tutto rispetto negli articoli e negli editoriali dei giornali di mezzo mondo. L’ultimo caso è quello del Wall Street Journal. Il quotidiano – che ha già elogiato in passato il ‘’cambio di rotta’’ del premier rispetto al ‘’play-boy’’ Berlusconi, ma che, a pochi giorni dalla formazione del governo, non ha neanche lesinato dubbi sul ‘’tecnocrate’’ fino a quel momento avulso da complessi e intricati incarichi politici – paragona Monti alla Thatcher, grazie alla riforma del mercato del lavoro che il governo intende perseguire nonostante l’opposizione del sindacato.
‘’Se a Roma sarà risparmiato il destino recentemente toccato ad Atene, segnatevi questa settimana come il momento della svolta’’, scrive il Wsj. Le prime pagine del resto Monti se l’è guadagnate sin dal suo arrivo a Roma. Le Figaro così come El Pais, il Financial Times così come il Der Spiegel hanno dedicato al nuovo premier fiumi di parole, quando gli italiani salutarono il suo arrivo al Quirinale per il conferimento dell’incarico sventolando il tricolore. A quello che veniva unanimamente visto come un uomo ‘’tranquillo’’, ‘’pragmatico’’, ‘’un gentleman tecnocrate’’, venivano prospettate ‘’montagne di sfide’’ per salvare un Paese che appariva sull’orlo del collasso e il cui fallimento sarebbe stato, secondo il Ft, ‘’devastante’’. Da allora l’Italia ha riconquistato credibilità internazionale, non solo per le misure prese dal governo (compreso il no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi, salutato come un atto di grande coraggio dalla stampa anglosassone), ma anche per l’immagine che lo stesso Monti ha saputo dare di sé in un tour mediatico senza sosta che lo ha portato in tutte le più importanti tv internazionali, dalla BBC a Bloomberg. Il caso più clamoroso resta però quello del Time. Il 9 febbraio il settimanale americano ha messo in copertina il volto, serissimo, del professore. Un’immagine che non poteva non richiamare alla mente quella, ammiccante e maliziosa, di Silvio Berlusconi pubblicata dallo stesso giornale 81 giorni prima. Ma se per Monti il Time si chiedeva se possa essere davvero lui l’uomo che ‘’può salvare l’Europa’’, caricando il premier di determinanti responsabilità, per il Cavaliere il commento era di tutt’altra portata. Berlusconi, rappresentato con un sorriso ironico e non curante, era infatti ‘’l’uomo che sta dietro l’economia più pericolosa al mondo’’.