Un punto d’oro per il Milan

MILANO – Lo 0-0 in casa non sarà il massimo della vita, ma già fermare il Barcelona di questi tempi è impresa mica da ridere. Il Milan ci riesce soffrendo – tanto nel primo tempo, meno nella ripresa – e tiene il discorso qualificazione in bilico fino al ritorno della settimana prossima.
Massimiliano Allegri ritrova tre pedine fondamentali come Robinho, Kevin-Prince Boateng e Alessandro Nesta, quest’ultimo va a sostituire l’infortunato Thiago Silva al centro della difesa. Josep Guardiola rinuncia a Cesc Fábregas preferendogli il dinamismo di Seydou Keita sulla fascia sinistra.
Sono passati appena due minuti quando il Milan spreca due grandi occasioni da gol in rapida successione. Robinho pesca Boateng, che ha tutto il tempo per mirare dal limite dell’area, ma la sua conclusione di destro viene fermata con il corpo da Gerard Piqué. Zlatan Ibrahimović smista subito di testa per Robinho, che da due passi calcia incredibilmente alle stelle.
Tattiche e idee opposte a centrocampo. Il Barcellona cerca di guadagnare metri con il solito fraseggio, i rossoneri cercano la profondità appena possono per sorprendere la difesa alta schierata da Guardiola. Christian Abbiati non trattiene una conclusione non irresistibile di Lionel Messi, ma Daniel Alves sbaglia il tap-in da due passi.
Il Milan si fa schiacciare suoi suoi 30 metri e corre due grossi pericoli. Prima Abbiati rischia il rigore in uscita su Alexis Sánchez al termine di uno splendido schema su punizione che libera il messicano a tu per tu con con il portiere rossonero. Poi Messi conclude a porta vuota una deliziosa geometria blaugrana, ma era in chiara posizione di fuorigioco sul tocco da destra di Alves.
Dall’altra parte è Ibrahimović ad avere la palla buona per il vantaggio, ma lo svedese calcia debolmente su Víctor Valdés in uscita dopo essere stato liberato da un’illuminante passaggio di Clarence Seedorf. Anche Abbiati è costretto agli straordinari, il portiere rossonero deve distendersi in tuffo per deviare il rasoterra angolato di Xavi Hernández al termine di una splendida triangolazione con Messi.
I diavoli rossoneri soffrono le pene dell’inferno, soprattutto perchè non riescono quasi mai a ripartire con pericolosità permettendo al Barcellona di attaccare in massa e sfruttare tutto il campo, soprattutto grazie agli inserimenti di Alves a destra e Keita a sinistra. A tenere in piedi gli uomini di Allegri ci pensa uno strepitoso recupero di Luca Antonini su Sánchez lanciato a rete in campo aperto.
In apertura di ripresa Allegri getta nella mischia Stephan El Shaarawy richiamando uno stanco Robinho. Il Milan sembra guadagnare qualche metro, ma ogni volta che perde palla sono brividi. Nesta deve ricorrere alle manieri forti per fermare Messi lanciato a rete. Guardiola richiama in panchina Andrés Iniesta e inserisce Tello. Allegri risponde con Urby Emanuelson per Boateng.
Il Milan soffre molto meno rispetto al primo tempo, ma deve rinunciare a Nesta – tra i migliori – e Allegri deve ridisegnare la difesa: Djamel Mesbah va sulla fascia sinistra, Antonini su quella destra e Bonera si piazza al centro con Philippe Mexès. Un colpo di testa in tuffo di Carles Puyol su angolo da sinistra fa correre un brivido sulla schiena di Abbiati.
Allo scadere Abbiati mette l’ennesima pezza su Messi. Finisce 0-0. Al Camp Nou servirà quanto meno un pari con gol: a settembre finì 2-2. Difficile sì, ma non impossibile.

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