Mud: “Si ostacola l’iscrizione al Rep dei venezolani all’estero”

CARACAS – I Consolati e le Ambasciate venezolane, sparse per il mondo, sarebbero impegnate ad ostacolare la normale iscrizione ai registri elettorali dei propri cittadini residenti all’estero. La denuncia, assai grave, è di Ramón José Medina, coordinatore della Commissione Internazionale della ‘Mesa de la Unidad’ (la coalizione che si oppone al presidente Chávez).
Ramón José Medina ha manifestato preoccupazione per le molteplici irregolarità che si starebbero commettendo all’estero; irregolarità il cui obiettivo principale, stando al dirigente della Mud, è quello di dissuadere i venezolani dall’esercizio di un diritto sancito dalla Costituzione.
Il dirigente della Mud, poi, ha fatto notare che Consolati e Ambasciate sono particolarmente attivi in quei paesi, Spagna e Stati Uniti in particolare, in cui l’emigrazione venezolana è più numerosa. E, difatti, è proprio da questi Paesi da cui la Mud riceve il maggior numero di denuncie.
– L’istruzione dal Governo al Consiglio Nazionale Elettorale – ha detto Ramón Josè Medina – è quella di ostacolare nel limite del possibile l’iscrizione dei venezolani ai registri elettorali. In altre parole, non si vuole far votare i cittadini che vivono fuori dal Venezuela. E’ necessario, quindi, che i venezolani si impegnino a superare ogni ostacolo senza perdersi d’animo, senza scoraggiarsi.
Il responsabile della Commissione internazionale della Mud, dopo aver denunciato la condotta irregolare dei rappresentanti diplomatici venezolani nelle isole Canarie, ha sottolineato che si è ancora in attesa di conoscere le modalità che permetteranno di votare ai cittadini residenti nelo stato di Florida, negli Stati Uniti.
Medina ha sostenuto che la chiusura del consolato venezolano non dovrebbe essere impedimento per l’esercizio di un diritto e che la presenza di una sede consolare non è condizione indispensabile per il voto dei venezolani all’estero.