Monti: «Ora lavoro più flessibile e equo»

GERUSALEMME – La riforma del lavoro è ”bilanciata”, rende il mercato del lavoro più efficiente e ”più flessibile”, a beneficio delle imprese, e meno ”dualistico”, riducendo il divario tra chi godeva di tutti i diritti e gli esclusi. Mario Monti, alle prese nel suo tour mediorientale con spinosi dossier internazionali, non rinuncia a difendere ancora una volta la sua riforma. E da Israele ribadisce il suo messaggio alle imprese, dopo le tensioni con la Confindustria di Emma Marcegaglia. Ma non solo. Rivendica il suo operato e a chi, come il presidente israeliano Shimon Peres, gli fa i complimenti per l’enorme fiducia conquistata, risponde non senza un pizzico di orgoglio: considerato il calo dello spread e l’aumento della capacità di finanziamento del Tesoro, forse quei complimenti, osserva il Professore, ”non sono del tutto infondati”. Come dimostra anche l’opinione pubblica.
A fronte delle ”dure misure” adottate per ”trascinare” l’Italia fuori dalla crisi, il consenso è sì calato, ma ”molto gradualmente e in misura modesta”.
– Più lentamente rispetto ad altre entità – dice soddisfatto, rimarcando che l’opinione pubblica sostiene il governo, gli italiani hanno capito e sono più ”maturi”.
– Non essendo un politico e non volendo concorrere a elezioni non dovrei guardare ai sondaggi. Ma a volte capita che io lo faccia – spiega con una battuta davanti ad una platea di personalità israeliane invitate alla cena di gala offerta in suo onore da Peres. E rimarca anche un’altra conquista. Quella di aver ”fatto parlare i partiti tra loro”, nel segno di una ”responsabilità nazionale” che pochi, all’interno ma anche all’estero, ”accreditavano alla classe politica italiana”. Il Professore snocciola quindi i suoi risultati e parla delle riforme fatte dal suo governo come misure mai ”adottate dai precedenti” governi. E rammenta quella delle pensioni – che gli esperti dicono aver trasformato il sistema italiano in quello più solido in Ue, rimarca – il ”grande” pacchetto delle liberalizzazioni, la lotta all’evasione. Solo per citarne alcune.