La Ferrari ricorda Villeneuve, Jacques guiderà la monoposto del padre

MARANELLO – Manca un mese al trentesimo anniversario della scomparsa di Gilles Villeneuve, il ‘canadese volante’, morto a Zolder l’8 maggio del 1982 durante le qualifiche del GP del Belgio, alla guida di una Ferrari. Il suo ricordo resta ancora vivo e intenso nella memoria di tanti appassionati del Cavallino, scuderia con cui in F1 vinse 6 GP e con cui ha fatto nascere il mito del ‘27 rosso’. Il talento, la velocità, il coraggio al limite della temerarietà rendono il suo nome ancora straordinariamente popolare fra i tifosi del Cavallino, anche fra i più giovani che hanno avuto solo la possibilità di vedere le sue corse registrate o leggerne le imprese attraverso le cronache di quei giorni. Disse di lui Enzo Ferrari, il fondatore della scuderia: “Con il suo ardimento, con la capacità distruttiva che aveva nel pilotare le macchine macinando semiassi, cambi di velocità, frizioni, freni, ci insegnava cosa bisognava fare perché un pilota potesse difendersi in un momento imprevedibile, in uno stato di necessità. E’ stato campione di combattività e ha regalato, ha aggiunto tanta notorietà alla Ferrari. Io gli volevo bene”.
La Ferrari, attraverso il proprio sito, fa sapere di aver deciso di commemorare la ricorrenza in maniera speciale, ricongiungendo i due nomi, Ferrari e Villeneuve, nel loro ambiente naturale: la pista. Martedì 8 maggio infatti, Jacques, il figlio di Gilles, sarà sul tracciato di Fiorano, dove guiderà la 312 T4 usata dal padre nella stagione 1979, che vide lui e Jody Scheckter dare al Cavallino il titolo costruttori, con il pilota sudafricano che si laureò campione del mondo piloti. Sarà l’occasione per rievocare la figura di un pilota – soprannominato ‘l’aviatore’ – ma, soprattutto, di un uomo che ha, e sempre avrà, un posto d’onore nella storia della Ferrari. E anche nel cuore dei tifosi.

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