Siria annuncia ritiro truppe 48 ore per completarlo

DAMASCO – Mentre gli attivisti siriani riportano di nuovi attacchi e arresti avvenuti in diverse città siriane, il governo di Bashar Assad annuncia che il ritiro delle truppe dalle zone abitate è cominciato.È scaduto ieri il termine concordato tra il regime e l’inviato speciale di Nazioni Unite e Lega araba, Kofi Annan, per l’applicazione del piano di pace. Il primo punto è il ritiro dei soldati e dei mezzi militari da città e villaggi, dalla scadenza stabilita ieri sono previste 48 ore per la completa applicazione. Gli attivisti, sebbene riferiscano di un calo degli attacchi, hanno detto che non c’è stata alcuna ritirata su larga scala. Se il piano di Annan fallisse, per alcuni sarà stata persa l’ultima possibilità di una soluzione diplomatica e il rischio di una guerra civile sarà sempre più concreto. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, le vittime delle violenze di ieri sarebbero 38 civili e 19 soldati dell’esercito di Damasco, per lo più uccisi in agguati dei ribelli. Intanto, Kofi Annan lancia un appello al regime e alle forze di opposizione affinché rispettino la sua proposta di pace. “Il piano – ha detto, parlando ad Hatay, in Turchia, dove ha fatto visita a un campo rifugiati – è ancora sul tavolo ed è un piano per la cui attuazione stiamo tutti lottando. Abbiamo ancora tempo tra ora e il 12 aprile per fermare le violenze. Faccio appello a tutti, al governo in primo luogo”. In una lettera al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, letta oggi a porte chiuse, Annan ha ribadito l’importanza che il governo di Damasco “colga l’opportunità di fare un cambiamento” nelle operazioni militari per fermare le violenze entro la data stabilita.

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