G8, Siria e Iran: diplomazia al lavoro

WASHINGTON – In attesa di ‘riscontri’, della risposta concreta che la comunità internazionale ha chiesto a Damasco con il piano Annan (ritiro delle truppe e cessate il fuoco) la cui scadenza ultima è fissata per domani mattina alle sei, i ministri degli Esteri del G8 si sono riuniti oggi a Washington per la prima delle due giornate di lavori del vertice il cui focus è legato alla stretta attualità: quella siriana e l’Iran, con il dossier nucleare che dopo lo stallo si riapre sabato a Istanbul con una nuova riunione del gruppo ‘5+1′.
Ad inizio giornata Kofi Annan aveva reso noto di aver ”ricevuto assicurazioni dal governo siriano che rispetterà il cessate il fuoco”, aggiungendo però – e con questo dando voce a quella parte della comunità internazionale che continua a nutrire dubbi sul rispetto del piano da parte siriana – che “ogni ulteriore militarizzazione del conflitto sarà disastrosa e avrà conseguenze inimmaginabili”.
Un termine, quell’ ”inimmaginabile”, che non si vuole commentare oggi a Washington dove invece si punta sulla diplomazia. Ancora una volta un lavorio incessante la cui ambizione ultima – come anche negli sforzi dei mesi scorsi – è di ‘avvicinare’ il più possibile la posizione della Russia a quella degli altri partner del G8 sulla Siria.
Intanto il ministro degli Esteri turco, Ahmed Davutoglu, è rientrato ad Ankara da una visita in Cina, proprio a causa degli sviluppi della crisi siriana ed è previsto a breve un suo intervento in videoconferenza con la riunione del G8 a Washington, su invito del segretario di Stato Usa Hillary Clinton che la Presiede. Nel frattempo la Cnn rende noto che, secondo fonti del Dipartimento di Stato, si prenderebbe in considerazione in maniera più concreta in queste ore l’ipotesi di creare una ‘zona cuscinetto’ al confine tra Siria e Turchia, di cui Washington e Ankara avevano già discusso nei giorni scorsi
La Clinton si è intanto espressa sull’Iran e ha invitato Teheran a ”cogliere l’occasione” della ripresa dei contatti con il gruppo 5+1 sul nucleare, sabato prossimo a Istanbul. Di Siria e Iran hanno parlato anche il ministro degli Esteri Giulio Terzi e il suo omologo russo Serghei Lavrov in un lungo incontro in cui oggi nella capitale americana. Mentre è previsto a breve un ‘faccia a faccia’ tra il titolare della Farnesina e Hillary Clinton. Quest’ultima, che presiede i lavori del vertice, ospiterà poi i sette colleghi per una cena questa sera nella sua residenza. Intanto l’Italia ha sollecitato presso i partner del G8 il tema della lotta alla pirateria: Terzi, intervenendo al pranzo di lavoro in apertura del vertice alla Blair House, a pochi passi dalla Casa Bianca, posto l’accento sull’importanza di un’azione congiunta nella lotta alla pirateria, ha sottolineato ”le preoccupazioni del governo italiano sul piano dell’interpretazione della giurisdizione che viene data, in particolare nel caso dell’India” e dei due marò detenuti nel Kerala, ricevendo ”dai colleghi del G8 una piena comprensione e condivisione di quelli che sono i principi che l’Italia afferma in modo inequivocabile in questa vicenda”.
– Sul piano della collaborazione internazionale antipirateria – ha detto ancora Terzi- sono emerse indicazioni, suggerimenti e proposte concrete per un’azione comune.

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