Corea del Nord, sale la tensione dopo il fallito lancio del razzo

ROMA – E’ fallito il tentativo della Corea del Nord di mettere in orbita il satellite Kwangmyongsong-3 (‘stella splendente’) per l’osservazione terrestre. Lo ha reso noto l’agenzia ufficiale Kcna, dopo alcune ore di silenzio sull’esito dell’operazione. Ma, anche se fallito, il lancio ha fatto comunque irritare gran parte della comunità internazionale che ritiene che in realtà si sia trattato del test di un missile intercontinentale. Nessuna condanna da parte della Cina che si è limitata a lanciare un appello ”alla calma e alla moderazione”.
Il vettore Unha-3, fatto partire dalla base aerospaziale di Tongchang-ri ”alle 7.38” (le 00.38 in Italia), si è disintegrato solo dopo pochi minuti di volo (”uno o due”, secondo il ministro della Difesa di Tokyo), all’apparenza a causa del mancato distacco tra i diversi moduli ed è caduto nel mar Giallo orientale.
”Scienziati, tecnici ed esperti stanno verificando le cause di quanto è accaduto”, ha riportato la Kcna. Dura la reazione di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, che hanno parlato di ”provocazione”, e quella del G8 che, con i ministri degli Esteri riuniti fino a ieri sera a Washington, ha chiesto a Pyongyang di astenersi da ulteriori azioni che ”minano la pace e la stabilità nella regione” e annunciato misure ”appropriate” al Consiglio di sicurezza dell’Onu che si riunirà oggi a New York.
L’Unione europea e il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon hanno posto l’accento sulla violazione delle Risoluzioni Onu, così come ha fatto la Russia invitando Pyongyang a evitare ”l’escalation”. In vista della riunione di oggi al Palazzo di vetro, Mosca si è però detta contraria all’adozione di nuove sanzioni nei confronti del regime nordcoreano.
Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, in una conferenza stampa con gli omologhi indiano e cinese, ha lanciato un appello ”a tutte le parti interessate a dare prova di massima responsabilità”. Esortata nei giorni scorsi dagli Stati Uniti a fare pressioni su Pyongyang perché rinunciasse al lancio, Pechino ha fatto sapere oggi di non essere stata avvertita in anticipo del momento esatto in cui sarebbe avvenuto il lancio. E mentre la Corea del Sud sta cercando di recuperare i resti del missile nordcoreano, disintegratosi in una ventina di pezzi poi caduti in mare al largo della costa ovest sudcoreana, Pyongyang avrebbe innalzato – secondo Seul – il livello di allerta delle sue forze armate.

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