Immigrazione, al vaglio nuove norme anti-sfruttamento

ROMA – “L’utilizzo senza scrupoli di manodopera straniera irregolare è massiccio’’ in molti settori e va “combattuto e sanzionato senza cedimenti. E’ opportuno semmai definire norme di transizione, anche breve, come di solito avviene in questi casi’’. Così in una intervista al Sole 24 Ore il ministro per l’Integrazione, Andrea Riccardi, dopo che il Consiglio dei ministri di venerdì ha approvato in prima lettura uno schema di decreto che prevede sanzioni per i datori di lavoro che impiegano stranieri irregolari.
Il ministro, pur facendo notare che adesso è “prematuro’’ pensare a un sistema di emersione del lavoro nero attraverso una regolarizzazione dei clandestini’’ ha sostenuto che “il nuovo sistema di sanzioni debba essere applicato non senza una prudente transitorietà proprio per evitare contenziosi e conflitti tra soggetti deboli’’, riferendosi in particolare “alla figura delle badanti’’.
– Perchè le norme allo studio, se non calibrate bene – ha detto -, rischiano di fornire uno strumento di contenzioso, se non peggio di intimidazione contro l’anziano o il disabile, che potrebbe diffondersi a dismisura. Questo effetto, che va scongiurato – spiega il ministro – si potrebbe avere dalla misura che prevede il permesso di soggiorno dato in cambio della denuncia del datore di lavoro.
Le parole del ministro hanno ottenuto l’immediato consenso del Pd.
‘’Il ministro Riccardi ha sollevato un problema reale che riguarda l’illegalità e lo sfruttamento della mano d’opera costituita da immigrati irregolari. Capiamo che al senatore Gasparri ciò dia noia visto che questa zona di ampia irregolarità è frutto delle leggi Bossi-Fini e Berlusconi-Maroni, volute dalla sua parte politica – ha sottolineato la responsabile immigrazione del Pd Livia Turco in una dichiarazione -. Non si tratta di fare sanatorie ma di combattere lo sfruttamento cosa che il governo di centrodestra non ha mai fatto, tant’è che che non ha recepito la direttiva europea che punisce i datori di lavoro che usano e sfruttano forza lavoro irregolare. Per di più questo atteggiamento è un ottimo incentivo all’evasione. Inoltre lo sfruttamento del lavoro irregolare degli immigrati è un grave danno anche per i lavoratori italiani più deboli perchè costituisce una concorrenza sleale. Proprio quando si cerca di combattere l’evasione fiscale e il lavoro nero e si combatte la precarietà del lavoro il problema di come contrastare lo sfruttamento del lavoro degli immigrati irregolari è un tema cruciale. Solo il senatore Gasparri non lo capisce o non lo vuole capire perchè, quando si parla di immigrazione, pensa sempre di avere ragione mentre invece – aggiunge la Turco – il suo giudizio è offuscato dalle sue ubbie ideologiche che gli nascondono la realtà’’.

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