Maduro: Aponte? Un portavoce dell’opposizione

CARACAS – Il ministro degli Esteri, Nicolás Maduro, si è scagliato contro l’ex magistrato Eladio Aponte, destituito dal suo incarico per presunte realazioni con narcotrafficanti, definendolo “un profugo della giustizia venezuelana, processato per i suoi vincoli con gruppi narcotrafficanti”. Aponte viene accusato di “aver venduto la sua anima alla Dea (Dipartimento Antidroga degli Stati Uniti) e di essersi convertito nel massimo portavoce dell’opposizione  per mettere in discussione la democrazia venezuelana”. “Provo vergogna per lui”, è stato il severo giusizio espresso dal segretario esecutivo della Mud, Ramón Guillermo Aveledo.
Dalla Piazza Bolívar di Caracas, al termine delle celebrazioni per l’anniversario dei 202 anni della dichiarazione di indipendenza del Venezuela, Maduro ha precisato che le decisioni prese dai poteri pubblici del Paese, sul caso Aponte, sono la dimostrazione che “in Venezuela le leggi funzionano, che non ci sono né privilegiati né protetti”.
Il ministro ha segnalato come Aponte “provi a mettere in discussione gli uomini e le donne oneste del Venezuela”. Maduro ha poi aggiunto che “gli Usa continuano a convertirsi in un santuario di narcos, corrotti, traditori, terroristi. Lí c’è Posada Carriles, protetto dagli Usa”.
Secondo Aveledo il giurista era “un raccomandato del Governo nazionale, un militare attivo trasferito al Tribunale Supremo di Giustizia, e utilizzato nei casi più delicati e politicamente di maggiore confidenza”.
Il segretario della Mud ha rispedito al mittente le dichiarazioni di Aponte poiché in questi casi la vera vittima “di una trama di corruzione e di interferenza politica, è la gente più innocente”.