Faiv, Fegiv e Fedeciv. Il ‘caso Barquisimeto’ in Tribunale?

CARACAS – Si è svolta sabato, negli spazi della Casa d’Italia di Maracay, la XI Assemblea straordinaria di Faiv. Contemporaneamente, si sono riuniti all’interno del sodalizio i ragazzi di Fegiv e i membri di Fedeciv, questi ultimi impegnati nell’organizzazione dei Giochi di Valencia 2012. Presente a tutti gli incontri della giornata il Console generale, Giovanni Davoli.

Dopo le parole d’apertura del presidente della Casa d’Italia, Franco Giacobbe, del presidente di Faiv, Mariano Palazzo e del nostro Console, al centro delle discussione tra i rappresentanti delle Associazioni italo-venezuelane che compongono la Federazione i prossimi appuntamenti culturali, tra cui il XX Festival de Teatro Interclubes, il IV Congresso degli italianisti, il Festival de Cine italiano e il III Tradizionando. Un esperto appositamente invitato ha invece chiarito i dubbi dei delegati circa l’obbligatorietà del pagamento dell’IVA all’interno dei club.

Un momento importante è stato certamente l’intervento del rappresentante dei giovani del Centro Italiano Venezuelano di Caracas e della vicepresidente di Fegiv, Geraldine De Luca, che hanno esortato i presenti a coinvolgere maggiormente le nuove generazioni nelle loro attività e a diffondere a tutti i ragazzi che fanno vita all’interno dei club l’invito ad aderire alla Federazione dei Giovani Italo-venezuelani. A questo fine, hanno distribuito un cd informativo su Fegiv a tutti i rappresentanti dei sodalizi. La speranza è quella di avere, nelle loro prossime riunioni, un delegato per ogni Centro Italo-venezuelano e Casa d’Italia del Paese.

A creare scalpore tra i presenti la bagarre tra Fedeciv e i rappresentanti del Civ di Barquisimeto, stato Lara.

Il sodalizio, nonostante non abbia effettuato a tempo la pre-iscrizione e la iscrizione obbligatorie per partecipare alla nuova edizione dei Giochi Fedeciv (violando le disposizioni che tutti gli altri club hanno rispettato nei modi e nei tempi) ha voluto rivendicare a più riprese il suo diritto a prendere parte all’iniziativa sportiva, accusando la federazione di “discriminazione” nei confronti dei larensi, che nelle passate edizioni sono tornati a casa con numerose medaglie (alcuni dicono troppe, si mormora che il sodalizio abbia utilizzato atleti che in realtà non avevano le carte in regola per partecipare).

Fedeciv, spalleggiato da Faiv che ne ha difeso la posizione, ha confermato la decisione di non ammettere il Civ di Barquisimeto ai Giochi di Valencia e per tutta risposta ha ricevuto dal sodalizio l’annuncio di un ricorso giuridico in Tribunale.

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