James: “Parlai con Cameron di BskyB” E il ministro Hunt favorì Murdoch

LONDRA – Vigilia di Natale 2010: cenone nella casa di campagna di Rebekha Brooks nei Cotswalds. James Murdoch prende David Cameron da parte per parlare del takeover della piattaforma pay tv BskyB. ‘’Fu una breve conversazione prima di sedersi a tavola, non una vera discussione’’, ha detto James testimoniando alla Commissione Leveson sotto giuramento. ‘’La verità, tutta la verità, soltanto la verità”, ma anche molti ‘’non ricordo’’ nella deposizione del figlio del tycoon australiano che oggi sarà messo a sua volta alla sbarra. James si dichiara all’oscuro del Tabloidgate, scarica la responsabilità dello scandalo sul direttore Colin Myler e ammette di aver letto il defunto News of the World solo “di tanto in tanto’’. Poi però sposta l’attenzione sui rapporti tra media e potere con una raffica di miniscoop imbarazzanti per il primo ministro, il cancelliere dello scacchiere George Osborne, ma soprattutto il ministro della cultura Jeremy Hunt tirato in causa da una serie di mail incriminanti con il capo di News International Fred Michel. Gli allibratori di William Hill hanno sospeso le scommesse su di lui, convinti che sarà il prossimo a lasciare il governo ma lo stesso Hunt ha fatto sapere che non intende dimettersi e Cameron gli ha confermato la fiducia. La data del cenone è comunque cruciale e va al cuore della vicenda. In quei giorni il dossier BSkyB era a una svolta. 48 ore prima il ministro delle attività produttive Vince Cable, un LibDem chiamato a decidere se dare luce verde all’affare, era stato esautorato dopo aver detto che ‘’aveva dichiarato guerra’’ ai Murdoch: ‘’Parlai con Cameron di Cable, ribadii che era inaccettabile, auspicai che in futuro le cose sarebbero state affrontate in maniera più equa’’, ha detto James. Il dossier BSkyB passò da Cable al Tory Hunt: ‘’Uno stretto alleato di News International?’’, ha chiesto il procuratore Robert Jay citando dal sito web del ministro della cultura che si definisce un ‘’cheerleader’’ di Murdoch. Fuori dalla Royal Court of Justice manifestanti con le maschere di James e di suo padre Rupert protestavano contro la ‘’Murdoch mafia’’. Downing Street si è trincerata in un no comment: il premier ‘’ha accettato di testimoniare alla Commissione Leveson e risponderà alle domande che verranno fatte in quella sede’’. Fino a ieri Cameron aveva definito un ‘’impegno privato’’ la cena dalla Brooks e escluso ‘’categoricamente’’ di aver preso parte alla decisione su BSkyB.

Lascia un commento