PALERMO-PARMA 1-2: Giovinco si accende e gli emiliani espugnano il Barbera

PALERMO – La sfida contro il Parma, che si colloca in un momento di crisi di rapporti all’interno del club rosanero, e coincide con una poco tranquilla posizione di classifica, finisce tra i fischi. Sono tutti per i giocatori del Palermo che, uscendo dal campo accompagnati dal coro ‘andate a lavorare’, ma soprattutto con la 15ª sconfitta in campionato della stagione, si avvicinano nel peggiore dei modi al derby con il Catania.

Appuntamento sabato pomeriggio al Barbera, con il confronto che vale una stagione. Almeno per i tifosi di fede rosanero. Eppure, malgrado le assenze, il Palermo sembra in buona forma, come confermano le sette occasioni (gol compreso) costruite nel primo tempo, contro una sola conclusione (pericolosa solo fino a un certo punto) del Parma: punizione centrale di Giovinco bloccata da Viviano, poco dopo la mezz’ora. E’ vero che il gol di Hernandez, dopo soli6’, sposta l’inerzia di una partita tutto sommato anche divertente, ma è altrettanto lampante la differenza di passo fra le due squadre.

Il Palermo parte a tutto gas e con un Hernandez in condizione smagliante. L’uruguagio al2’riceve da Vasquez e impegna Mirante da pochi metri, mentre4’dopo firma di testa il vantaggio, dopo un assist aereo di Munoz, che aveva indirizzato il pallone verso Silvestre, raccogliendo una parabola con il contagiri di Donati.

Il Palermo controlla la partita e limita al massimo le iniziative di un Parma evanescente, con Okaka e Giovinco poco incisivi. Dopo una punizione di Giovinco senza esito, il Palermo cerca di chiudere il match con Budan, che calcia su Mirante in uscita (34′), quindi ancora con la punta croata che conclude dalla media distanza e – complice la deviazione di un difensore emiliano – non centra la porta per un questione di centimetri.

Nella ripresa il Palermo cerca il gol ancora al6’, ma al colpo di testa di Silvestre risponde la traversa, con Mirante battuto. Il gol lo trova invece il Parma, grazie a Giovinco, che si accende improvvisamente, forse pensando anche all’Europeo che avvicina, ubriaca la difesa, conclude verso Viviano che respinge, riprende di testa Okaka (anticipando l’imbambolato Mantovani) e il pareggio è servito. Il 2-1 spegne il Palermo che si rianima solo quando Miccoli entra in campo più motivato di molti suoi compagni. Non basta, soprattutto quandola Deabendata gli volta le spalle (40′), in occasione di un fendente che supera Mirante, il pallone rimbalza sul palo e, anziché carambolare in rete, viene ‘sputato’ fuori. Crollano in quel momento i sogni di gloria del Palermo e cominciano i fischi.