Garavini (Pd): «Con Imu rischio stangata per italiani all’estero»

ROMA – “La situazione di gravità in cui versa il Paese dopo vent’anni di malgoverno costringe a misure di rigore molto dolorose, anche per gli italiani nel mondo”. E’ quanto ha sostenuto Laura Garavini, deputata Pd eletta all’estero, alla serata informativa organizzata dall’Associazione Abruzzesi Argovia di Suhr. Oltre alla deputata sono intervenuti il responsabile Ital-Uil Svizzera, Mariano Franzin, e il Consigliere Cgie, Dino Nardi, che hanno illustrato la mini amnistia fiscale prevista dalla Svizzera e gli aumenti IMU introdotti dal governo Monti col decreto semplificazioni.
– Sull’IMU, come Pd, abbiamo insistito affinché l’abitazione in Italia tornasse ad essere considerata prima casa, venendo almeno tassata meno – ha proseguito la deputata -. E’ solo una magra consolazione essere riusciti a strappare il fatto che siano i Comuni a decidere quale percentuale IMU applicare agli immobili posseduti in Italia da connazionali residenti all’estero. Infatti – afferma – lo stato di grande sofferenza in cui versano le stesse amministrazioni locali lascia temere che saranno pochi i Comuni che si accolleranno tale spesa aggiuntiva, dal momento che, qualora considerassero le case dei concittadini emigrati “prime case” dovrebbero loro stessi versare allo Stato, la differenza derivante dal mancato introito fiscale. La situazione economico finanziaria in Italia è ancora molto allarmante – ha concluso la deputata del Pd -. Per farvi fronte anche gli italiani all’estero vengono chiamati a pagare il prezzo, salatissimo, di decenni di cattive politiche.

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