Comunali, 6 e 7 maggio quasi mille comuni al voto

ROMA – Domenica 6 maggio e lunedì 7 maggio si vota in quasi mille comuni italiani di tutta la penisola; oltre 9 milioni e mezzo saranno gli elettori chiamati ad esprimersi per rinnovare i sindaci e i consigli comunali. Sono 770 i comuni chiamati al voto nelle Regioni a statuto ordinario di cui 134 con più di 15 mila abitanti (i cosiddetti comuni superiori) e 636 con un numero di abitanti che non raggiunge questa soglia. Complessivamente, nelle Regioni a statuto ordinario gli elettori saranno 7.202,146, di cui 3.467.247 maschi e 3.734.899 femmine divisi in 8.654 sezioni elettorali. Sempre il 6 e il 7 maggio si vota in 148 comuni in Sicilia (circa 2 milioni e 300 mila gli elettori, con 34 comuni superiori e tre capoluogo di provincia, Agrigento, Paleremo e Trapani) e in 26 in Friuli Venezia Giulia (150.313 gli elettori, con un solo comune superiore che è anche capoluogo di provincia, Gorizia). Circa 9 milioni e mezzo saranno quindi complessivamente gli elettori chiamati alle urne per le comunali del 6 e del 7 maggio. In Trentino Alto Adige  si voterà il prossimo 20 maggio operazioni di voto contreggiuo per il rinnovo del solo comune di Cavedago, dove saranno chiamati alle urne i 525 elettori. In Valle D’Aosta si voterà il 27 maggio per il rinnovo di sindaco e amministrazione comunale di 3 comuni, per un totale di 1.658 elettori divisi in tre sezioni. In Sardegna il voto per le elezioni comunali è slittato al 10 e 11 giugno; si voterà per il rinnovo delle amministrazioni in 65 città, di cui sole 3 con più di 15 mila abitanti.
Tra Regioni a statuto ordinario e speciale i comuni capoluogo chiamati al rinnovo in questa tornata elettorale sono complessivamente 26, ai quali si aggiungono due capoluoghi della Sardegna: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Isernia, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani, Catanzaro, Agrigento, Palermo, Trapani, Oristano e Lanusei.
Le operazioni di voto per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale si svolgono, in occasione del primo turno di votazione, dalle ore 8 alle ore 22 di domenica 6 maggio 2012 e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 7 maggio 2012. Gli eventuali ballottaggi avranno luogo dalle ore 8 alle ore 22 di domenica 20 maggio e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 21 maggio. Le operazioni di scrutinio delle schede, nel primo turno di votazione, inizieranno lunedì 7 maggio, al termine delle operazioni di voto.  COME SI VOTA NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000 ABITANTI:  Nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco. L’elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica di sindaco, segnando il relativo contrassegno. Può altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita nella apposita riga stampata sotto lo stesso contrassegno.
COME SI VOTA NEI COMUNI CON PIU’ DI 15.000 ABITANTI La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato. L’elettore può votare: – per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato; – per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; – per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata; – per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (il cosiddetto “voto disgiunto”). L’elettore potrà anche manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando, sull’apposita riga stampata sulla destra di ogni contrassegno di lista, il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista prescelta. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.