Bossi: «Mi ricandido, se serve a mantenere l’unità»

ZANICA (BERGAMO) – ”Mi ricandido? Se serve a mantenere unita la Lega”: così ha risposto Umberto Bossi ai giornalisti prima di lasciare la festa del ‘Lega Unita Day’ di Zanica. In precedenza Bossi, sempre parlando con i giornalisti a Zanica, non aveva escluso di ricandidarsi alla segreteria federale al prossimo congresso.
– Veda lei, chieda alla gente – ha replicato Bossi al cronista che gli chiedeva se alla Lega serva ancora un suo ruolo attivo.
Dal palco della festa di Zanica, Bossi non ha potuto non fare un riferimento allo scandalo che coinvolge il movimento padano.
– Secondo me – ha detto – non ha rubato nessuno, non vedo ladri ma qualche errore
Fra gli errori Bossi ha indicato:
– Pensate che avevamo a fare l’amministratore uno legato alla ndrangheta.
Quindi ha esortato all’unità i militanti del Carroccio
– Ci occorre unità – ha affermato -. Quando lo Stato ha visto le divisioni della Lega ha attaccato e mandato i magistrati: ora dobbiamo essere compatti, uniti se vogliamo vincere. Parlo innanzitutto ai dirigenti – ha aggiunto il presidente – perchè se si chiudono i varchi, tutta la base si salda pronta a dare attacco al centralismo romano.
Bossi ha chiuso il suo intervento indicando nello spirito di ”fratellanza” la chiave per ripartire.
– La fratellanza – ha detto – che ci unisce da quest’oggi in poi, anche l’acqua è venuta giù dal cielo perchè vuole lavare via ogni incomprensione.
Il presidente della Lega nel comizio per l’unità del movimento oggi a più riprese ha citato l’esempio dei patrioti irlandesi pure evidenziandone le differenze rispetto alla battaglia del Carroccio.
– Non si arriva alla libertà se non c’è qualche morto, in Irlanda ce ne sono stati molti – ha fra l’altro detto -. Qui lo Stato non ci ha sparato ma ha tentato con altri mezzi.
Bossi ha poi ribadito che la Lega è stata ”attaccata dal centralismo romano che verrà pero sconfitto”.