Commemorato il 1º Maggio da Maggioranza e Opposizione

CARACAS – Maggioranza e Opposizione, ognuno a modo loro, hanno festeggiato un nuovo Primo Maggio. Per la maggioranza di governo, questo, è stato un primo Primo Maggio senza il presidente Chávez, dopo la conquista del potere. Ma, anche così, non è mancato un affollatissimo corteo (sono stati migliaia e migliaia i lavoratori con le loro maglie rosse giunti in autobus da ogni angolo del Venezuela giá dalle prime ore dell’alba) che ha avuto come meta finale la storica Piazza O’Leary. Inutile soffermarsi sulla guerra di cifre che ha visto protagonisti, come tradizione, maggioranza e Opposizione. Certo è che alla Piazza O`Leary si è riversata una immensa marea rossa.
Il ministro degli Esteri, Nicolás Maduro, ha invitato i presenti a “studiare attentamente la nuova Legge del lavoro”, promulgata dal presidente Chávez poco prima di prendere l’aereo per recarsi alla vicina Cuba dove dovrà sottoporsi ad un nuovo ciclo di cure contro il cancro.
Il ministro ha ricordato che con la Lot è stato creato un Consiglio Superiore del Lavoro la cui responsabilità sarà quella di controllare che nei prossimi anni venga applicata la nuova legge.
– Oggi – ha sottolineato Maduro – possiamo ricordare il piombo, la ‘peinilla’, il gas lacrimogeno e i nostri caduti. Oggi possiamo dire che i nostri sacrifici sono valsi la pena.
Riferendosi, poi, all’Opposizione, il ministro ha affermato:
– Cosa ha detto l’Opposizione? Ha detto che i provvedimenti contemplati nella nuova Legge del Lavoro provocheranno disoccupazione. Se tornano al potere la derogheranno. Per questo dobbiamo gridare dal più profondo del nostro cuore: “Non torneranno”.
I simpatizzanti dell’Opposizione, dal canto loro, hanno commemorato il Primo Maggio con un corteo multicolore che, partito dal quartiere El Rosal, è giunto in prossimità della “Casa del Giornalista”, sede del Sindacato dei Lavoratori della Stampa, nella Avenida Andrés Bello.
Qui, i leaders delle varie sigle sindacali indipendenti hanno accusato il Governo di aver approvato una Legge del lavoro senza aver consultato i lavoratori. Inoltre, hanno protestato una volta ancora per la mancata firma dei contratti collettivi scaduti e non più discussi e rinnovati.

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